Firenze, 5 febbraio 2020 - Sono una trentina i corridori che nel 2020 debutteranno tra i professionisti, un numero notevole e impensabile soprattutto se paragonato a quello delle stagioni precedenti. Tra questi un solo atleta fiorentino Alessandro Iacchi, nato il 26 maggio 1999, passista-veloce, che vive a Rufina in Valdisieve. Indosserà la maglia della Vini Zabù KTM Selle Italia Neri Sottoli, la squadra diretta dal tecnico toscano Luca Scinto, che possiamo considerare con matrice toscana, ammessa al prossimo Giro d’Italia.
“Poter disputare il Giro è un po’ il sogno, anche se non mi faccio illusioni, in quanto io sono al debutto, ci sono compagni di squadra con maggiore esperienza. Quello che è certo che ce la metterò tutta per far bene anche nella nuova e impegnativa categoria”.
Il debutto in Spagna alla Challenge Mallorca come è stato? “Non male, un po’ di emozione subito passata. Nelle settimane scorse mi sono allenato a fondo. Più avanti gli impegni in Malesia e Turchia. Spero di mettermi in mostra, i risultati dell’avvio di stagione e quelli in primavera sono importanti per essere inclusi nella squadra per la corsa rosa”.
Sei reduce da un 2019 con alti e bassi. “E’ vero qualche sbalzo nel rendimento ma sono stato contento della mia ultima stagione con la maglia del Team Franco Ballerini. Ho firmato un contratto biennale con la squadra pistoiese che ha base operativa a San Baronto, un po’ distante da casa. Io abito a Rufina, devo programmare il tutto in maniera adeguata, il mio preparatore vive a Lucca. Gli allenamenti sono impegnativi e quotidiani, dalle 4 alle 6 ore”.
Alessandro hai altri due fratelli ciclisti, Lorenzo e Niccolò, babbo, nonno e zio ex corridori, la mamma dirigente, insomma una famiglia ciclistica. “E questo è stato ed è importante. I genitori mi hanno sempre seguito e sostenuto in ogni scelta da quando a 6 anni decisi di scegliere il ciclismo. Mi sono tolto diverse soddisfazioni ora sono in una bella squadra con Giovanni Visconti capitano, grande atleta, bravo e umile, sempre pronto a dedicarti un consiglio”.