ANDREA GIANNATTASIO
Sport

Conference, sorteggio benevolo. Dal Lask ai folcloristici New Saints. Sei partite che sono alla portata. Evitati gli ostacoli Chelsea e Betis

Due cipriote, una gallese, una svizzera, una portoghese e un’austriaca. Vitoria Guimaraes la più insidiosa .

Fiorentina

Tifosi della viola che condividono momenti di gioia e sofferenza durante la partita

Il rischio è quello di trovarci a ripetere un’affermazione che, per la verità, ben poco di agevole ha portato in dote alla Fiorentina in occasione dei playoff vinti ai rigori (e con sofferenza) contro la Puskas Akademia. Eppure, per la seconda volta nel giro di nemmeno un mese, la sensazione è che l’urna della Uefa sia stata davvero più che benevola nel disegnare il percorso in Conference League per il 2024 della squadra viola. Il sorteggio elettronico andato in scena a Montecarlo, una delle tante novità del nuovo corso tracciato dalla Uefa per i suoi tornei, ha infatti riservato alla squadra di Palladino le sfide casalinghe contro il Lask (squadra austriaca che gioca a Linz), i modesti gallesi del The New Saints e il neonato Pafos (club cipriota) assieme alle trasferte un po’ più insidiose - ma sulla carta decisamente abbordabili - con l’Apoel Nicosia (un’altra realtà di Cipro), il Vitoria Guimaraes (nel cui stadio, in Portogallo, la Fiorentina ha già giocato contro il Pacos de Ferreira nell’Europa League del 2013/14) e gli svizzeri del San Gallo, ovvero quella che si rivelerà per i tifosi viola la trasferta logisticamente più vicina.

Il sospiro di sollievo è stato dunque d’obbligo. E non tanto perché Biraghi e soci rischiavano di trovare sulla propria strada solo avversari di blasone (anzi il nuovo format della Conference, per quanto forse più equilibrato, sembra essersi livellato verso il basso a livello di contenuti tecnici, sia per i club coinvolti sia per il fatto che non ci saranno più le "retrocessioni" dall’Europa League) ma perché, se non altro, è stato evitato pronti-via l’incrocio con le più quotate Chelsea e Real Betis, assieme a quella di Commisso le squadre sulla carta destinate a fare il percorso più lungo nel terzo torneo Uefa. Solo oggi la Fiorentina conoscerà in quale ordine affronterà gli avversari che da ieri saranno i primi ostacoli verso la finale di Brelslavia del 28 maggio (nella prima sfida, peraltro, mancheranno ben tre centrali per squalifica: Ranieri, Comuzzo e Martinez Quarta, espulso giovedì a Felcsut dalla panchina) eppure il sentore è che - almeno nella prima fase - i rischi dovrebbero essere decisamente limitati.

La riforma del torneo infatti, garantisce la possibilità ad addirittura ventiquattro squadre su trentasei di andare avanti nella competizione (ma solo le prime otto dopo la "League phase", ovvero quella a girone unico, si qualificheranno subito agli ottavi di finale), con una forbice di punti per arrivare almeno agli spareggi che si aggira attorno alle 6-7 lunghezze. Restano di conseguenza modesti i premi economici che mette in palio il torneo: la Fiorentina in caso di sei vittorie e qualificazione alla fase successiva otterrà dalla Uefa solo 3,6 milioni di euro.

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