
In questi giorni il nostro giornale festeggia il compleanno, essendo nato nel luglio 1859: il 19 uscì il primo numero ufficiale. Facciamo un salto nel tempo e andiamo al 1959 e tra le varie inziative per festeggiare i cento anni di vita della “Nazione“, c’è anche la rivincita della finale di Coppa dei Campioni del 1957 tra Real Madrid e Fiorentina. Le due squadre si sfidano a Firenze il 9 settembre 1959 per la “Coppa del Centenario“.
Certo, è una rivincita platonica che non può cancellare l’ingiusta sconfitta per 2-0 in finale, con rigore inventato per un fallo di Magnini fuori area. Tuttavia, non è proprio una sfida amichevole: tra i viola ci sono ancora molti protagonisti della serata del 30 maggio 1957 che hanno decisamente il dente avvelenato. I “blancos“ da parte loro non vogliono fare brutte figure e così ne viene fuori una partita con molto agonismo e qualche rissa in campo. Per la gioia dei 70mila che affollano lo stadio fiorentino, vincono i viola per 2-1 con reti di Lojacono e Montuori. Per il Real accorcia le distanze il grande Puskas.
A festeggiare con particolare gioia questa vittoria è l’allenatore della Fiorentina, l’argentino Luis Carniglia. Lui non c’era nella sera del successo del Real sui viola, ma ha a sua volta il dente avvelenato: dal 1957 al 1959 è stato l’allenatore dei “blancos“ con cui ha vinto due Coppe dei Campioni e un campionato, lasciandosi poi male con il club spagnolo. La sua avventura fiorentina comincia con una piccola vendetta personale, ma in campionato non riesce a centrare l’obiettivo scudetto e la Fiorentina ottiene il quarto secondo posto consecutivo.