dall’inviato Riccardo Galli
Eh sì, adesso la Fiorentina ha ritrovato definitivamente anche il suo numero 10. Anzi il Gaetano Castrovilli che a San Siro è andato a riprendersi sulle spalle la squadra, ha saputo addirittura andare oltre, misurandosi in un ruolo che conferma il Ballerino viola un giocatore duttile. Da utilizzare ovunque. Del quale, come la pensa Italiano, fidarsi ciecamente e al quale chiedere qualità e giocate lezione. Ma non solo. Già, perchè Castro ha iniziato la sua avventura contro l’Inter piazzandosi nientemeno che nella porzione di campo che sarebbe potuta essere di Amrabat. Lì, dove puoi avere anche le qualità del numero 10, ma devi poi saperti battere, fare lavoro sporco e tenere unita la squadra.
Castrovilli se l’è cavata bene, assolutamente bene, da subito, senza comunque rinunciare a spingersi in avanti quando prendevano corpo gli spazi e la giusta intensità della manovra. Da lui, infatti, ed escluso il gol di Bonaventura e l’erroraccio di Ikonè, sono arrivati i due palloni più vicini a sbloccare la partita. Lui, insomma, può fare tutto. Mezz’ala, uomo al centro e adesso anche giocatore di copertura, accanto a Mandragora. Roba da numero 10, ma con lode. E all’orizzonte, magari saltando lo step del turno di coppa Italia di mercoledì a Cremona, eccolo di nuovo lì, dove Italiano lo ha voluto e schiarato a sorpresa nella formazione titolare che poi ha abbattuto l’Inter. Sabato pomeriggio, al “Franchi” con l’assenza proprio di Amrabat (dovrà scontare un turno di squalifica dopo l’ammonizione rimediata ieri), il Ballerino tornerà a giocare davanti alla difesa. Bella storia. Bella sorpresa.