ENRICO SALVADORI
Sport

Dagli Amatori alla Serie A Favola Alvini, Mr sacrificio

Dal 2000 in poi il tecnico nato a Fucecchio ha allenato in tutte le categorie. Ieri ha firmato per la Cremonese. "Il mio segreto? Coesione, lavoro e umiltà"

di Enrico Salvadori

La favola bella. Quella di un allenatore che a 52 anni arriva alla serie A dopo aver iniziato come tecnico di una squadra amatoriale e in 22 anni è stato protagonista di una scalata sensazionale con successi in tutte le categorie. Massimiliano Alvini, da Fucecchio, è il nuovo tecnico della Cremonese tornata da pochi giorni nella massima serie. Lui, Max, la serie A la vedeva alla Tv quando era rappresentante di pelletteria in una società creata col fratello Valter. Il primo club ad offrirgli un incarico è il Signa che gli affida la juniores. "Dopo una stagione il presidente mi ha chiesto se me la sentivo di allenare la prima squadra in Promozione dove ho vinto il mio primo campionato". Nel 2005 si sposta a Quarrata dove rimane tre anni e vince il suo secondo campionato. Ma il suo capolavoro lo costruisce al Tuttocuoio dove in 7 stagioni vince la Coppa Italia regionale (2009), la Coppa Italia dilettanti nazionale (2010) e porta la squadra dalla Promozione alla Lega Pro 1, l’attuale C unica, dove è stata la realtà più piccola del calcio professionistico (Ponte a Egola ha 8000 abitanti). Lo ha sempre detto Max, da quando frequentava i campi di periferia, che la sua ricetta è semplice: "Spirito di sacrificio, umiltà, motivazioni, coesione di un gruppo e grande organizzazione tattica". Facile a dirsi più difficile da concretizzare. Ma Alvini, dove è stato, ci è sempre riuscito. Curando ogni minimo dettaglio, con una abnegazione quasi maniacale.

"Sia che guidi squadre outsider o formazioni più quotate cerco di far capire bene ai giocatori cosa debbono fare. E a loro chiedo di provarci sempre". Il suo collega di riferimento è Maurizio Sarri che come lui ha fatto tanta gavetta. "Maurizio – dice Alvini - è un esempio e anche un buon amico. Ci siamo conosciuti nei primi anni Duemila quando allenava la Sangiovannese e continuiamo a sentirci e a vederci”. Alvini la sua scalata l’ha fatta guidando Pistoiese, Albinoleffe e Reggiana in serie C e quando vinse il campionato con i granata emiliani toccava il cielo con un dito, perché la cadetteria per lui era già il traguardo sognato. La scorsa stagione a Perugia ha centrato il playoff di B. Ora la chiamata di una Cremonese, nobile provinciale degli anni Novanta, tornata nella serie maggiore dopo oltre un quarto di secolo. Le montagne troppo alte da scalare non spaventano Alvini. Con la filosofia del lavoro, un gruppo che ti segue può arrivare lontano.