GIAMPAOLO MARCHINI
Sport

Danilo Cataldi: L'equilibratore della Fiorentina punta all'Europa

Danilo Cataldi, il baricentro emozionale della Fiorentina, guida la squadra verso l'Europa con equilibrio e determinazione.

Danilo Cataldi uno dei migliori in campo domenica nel derby contro l’Empoli

Danilo Cataldi uno dei migliori in campo domenica nel derby contro l’Empoli

"Mi piace fare in modo che gli altri si mettano in luce, penso soprattutto le punte. Anche se mi metto a disposizione di tutta la squadra". Così Danilo Cataldi a La Nazione circa un mese fa. Se magari qualcuno avesse avuto dei dubbi sulle sue affermazioni, nelle sette partite giocate l’ex laziale è stato tra i protagonisti silenziosi della nuova rincorsa europea viola, sia in Conference sia in campionato. Già, proprio silenziosa considerato che l’equilibratore – aggettivo che al diretto interessato piace e non poco – è stato il baricentro emozionale (per dirla alla Paulo Sousa) della Fiorentina. Costruzione e interdizione unite a una capacità di tenere stretti reparti, allungando e accorciando a piacimento la squadra; senza per questo perdere di vista proprio l’equilibrio dell’impianto tecnico disegnato da Palladino. In mezzo al centrocampo a tre, con due cursori di corsa è la sua posizione ideale. Alberto Bollini, tecnico che decise di farlo il titolare della Primavera della Lazio, nonostante avesse solo sedici anni all’epoca, scommise forte su quel ragazzo che correva tanto, mai a caso, con in testa due idee: recuperare il pallone e impostare la ripartenza, passando per una transizione offensiva che tanto male ha fatto spesso agli avversari.

Non per niente il periodo più complicato per la Fiorentina, sotto il profilo del gioco (non dei risultati), è coinciso con la sua assenza e la sua ripresa graduale. Ma al di là degli aspetti personali, quello che è sempre contato per Danilo è stata la squadra. Scordiamoci dunque il passato e concentriamoci sul presente inteso come Betis Siviglia. Per il futuro ci sarà tempo, anche se dovesse decidere solo Cataldi sarebbe sempre e comunque Firenze e la Fiorentina. Ma lui ha in testa un solo pensiero, come del resto tutti i suoi compagni: l’Europa e una coppa. Perché, come dice lui, giocare la Champions "ti dà tanto spessore internazionale e ti porta a un gradino più alto". Semplicemente Danilo, l’equilibratore.

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