
Lei è Hanna, l’appariscente moglie di Olksandr Jakovenko, in viola fra il 2013 e il 2016
Firenze, 31 gennaio 2021 - E poi ci sono loro, spesso discrete, a volte timide e altre proprio no perché i social e le storie di Instagram sono il multicinema dell’ego e allora ben arrivata signora Daria Valitova in Kokorin, certo ci sono bellezze meno vistose in giro, evviva la salute femminile e anche i bigliettini mostrati con disinvoltura accanto ai regali ricevuti: "Benvenuta", firmato Prada e Dior, mica la merceria della Pina.
Vite da influencer, fa parte del gioco mostrare i cadeaux promozionali, è un piacere reciproco perché poi se la donna di un calciatore frequenta la boutique male all’immagine non fa. E allora di nuovo benvenuta, miss o mrs. Daria è l’ultima wag viola, dove wag sta per wives and girlfriend s, mogli, amiche e in qualche caso conoscenti di sportivi famosi. Qui ne abbiamo avute parecchie da copertina, l’elenco è lungo e mai vorremmo fare torto a qualcuna, vengono in mente Michela Quattrociocche (ex di Aquilani), Melissa Satta (ex di Boateng), Rachele Risaliti (ex miss Italia, compagna di Castrovilli) per citare le più recenti. In precedenza Marta Cecchetto (Toni) e Carina Wanzung (Gomez), poco dimenticabili anche Cristina De Pin (Montolivo) e Miryam Calizaya (Vargas), in genere donne abituate alla visibilità al contrario di altre che hanno preferito restare nell’anonimato, per quanto la loro bellezza lo permettesse.
Certo che Hanna Iakovenko era diventata più famosa del marito Oleksandr Pavlovyč, che in quattro anni a Firenze ha indossato la maglia da calciatore per 225 minuti. Le foto di lei, poco meno che mitiche, hanno invece sempre giocato in Champions finendo regolarmente ovunque fossero rilanciabili. E giù commenti al galoppo, della serie: "Eh, ci credo che non gioca il su’ marito". Su altri ovviamente soprassediamo.
Tanto che il povero Oleksandr Pavlovyč, che si è ritirato dal calcio a 29 anni dopo averlo frequentato poco sul campo nelle stagioni precedenti, oggi fa il commentatore televisivo e alla fine dell’esperienza viola ha dichiarato – quasi volesse togliere i dubbi sulla propria inattività – di "essere stato ucciso a Firenze". Come calciatore, è ovvio, ma essere strapagati per restare sul divano è frustrante e alla fine diventi il marito della Iakovenko.
Le wags so no anche un fenomeno social, prima erano compagne invisibili o fiere, come nel caso di Rita Antognoni, lei in trincea parecchio anche quando l’informazione viaggiava al ritmo dei giornali, una volta ogni 24 ore, oppure in tv nei contenitori sportivi. In un certo senso Rita, che si è sposata nel 1977 con Giancarlo, ha precorso i tempi imponendo anche all’esterno il proprio ruolo di compagna: un esempio che con il tempo si è adeguato al cambio dell’informazione, frequentando oggi Rita i social per esprimere le sue opinioni, calcistiche e non.
Avrebbe voluto rifrequentare il mondo dell’informazione Rocio Rodriguez, moglie di Borja, giornalista in Spagna (ha lavorato in tv con Sara Carbonero, moglie di Casillas) e in passato era stata ipotizzata anche una sua collaborazione come opinionista calcistica in una radio. Possibilità poi sfumata per ragioni di opportunità, e qui si suppone che Borja abbia preferito non avere problemi nel caso in cui la giornalista-coniuge avesse espresso opinioni negative su qualche compagno. Perché poi, sia chiaro, la pace nello spogliatoio è più spettacolare di una wag.