Aggettivi finiti. A questo punto stupirsi davanti alle parate di David De Gea non ha più senso. Ai tifosi della Fiorentina conviene abituarsi, perché David sta giocando su medie di rendimento pari a quelle degli anni d’oro al Manchester United. Ieri la sua parata sul colpo di testa di Vasquez all’alba del recupero ha fatto il giro del web e dei social. Dopo i due rigori parati al Milan è tornato nuovamente alla ribalta collezionando il secondo premio di uomo partita. Su Instagram gli elogi si sono sprecati. Anche i compagni di squadra hanno perso le parole davanti alle sue prestazioni. "Sei pazzo fratello", gli ha scritto Martinez Quarta sotto la foto ormai diventata iconica (che la Fiorentina ha proposto scherzosamente di appendere nella Galleria dell’Accademia), con De Gea che toglie il pallone dall’incrocio. "Sei di un altro livello" ha scritto Robin Gosens. Uomo partita sul tabellino dei marcatori, ma il primo a riconoscere davanti ai microfoni la grandezza del compagno.
Il giornalista a bordo campo chiede a De Gea se si senta fra i migliori portieri della Serie A. Lo spagnolo tergiversa, interviene Gosens. "Sì, te lo dico io". Solo del campionato? "No, del mondo", chiosa il tedesco fra le risate generali. Un siparietto che la dice lunga su quello che sia lo spirito dentro lo spogliatoio della Fiorentina. L’alchimia che si è creata anche fra i nuovi arrivati spinge a sognare in grande. "È stato importantissimo ricevere fin da subito la fiducia da parte del mister, della squadra e dei tifosi. Cerco di dare sempre il massimo per tutti loro". Parole di David, ormai da qualche settimana nuovo eroe di Firenze. E per pensare al futuro c’è ancora tempo, ma il suo rinnovo automatico per il prossimo anno pare solo una formalità. Certo, andrà raddoppiato l’ingaggio (da 1 milione a circa 2), ma l’aumento sarà di certo giustificato se le prestazioni rimarranno queste.
Alessandro Latini
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