Duri, sporchi e cinici. Palladino si accende:: "Vincere così serviva»

Il tecnico si tiene stretto il successo e non solo per la classifica "Gare che fanno crescere e danno morale e consapevolezza".

Palladino si accende:: "Vincere così serviva"

Raffaele Palladino è alla sua sesta vittoria consecutiva

Il successo di misura di Genova nel bilancio di Raffaele Palladino vale anche più di recenti e roboanti affermazioni. "E’ stata una vittoria sofferta e sporca. Voglio fare i complimenti al Genoa e ai suoi tifosi perché è stato molto difficile giocare in questo stadio. Ci hanno sporcato tante giocate ma queste sono le vittorie che ti danno soddisfazione. Ci serviva una partita così, da uomini veri. Sono le vittorie che ci fanno crescere e ci danno grande morale e consapevolezza". Soddisfazione anche a New York, dove il presidente Rocco Commisso ha seguito il match in televisione. A fine gara ha chiamato dirigenti e allenatore per congratularsi. "La classifica non mi piace guardarla - prosegue Palladino -, adesso ho in testa solo la partita contro il Torino. Guardo alla crescita della squadra, dobbiamo mantenere questa umiltà. Quarta ha fatto un discorso alla squadra che mi ha fatto venire i brividi. Sono segnali importanti di un gruppo che sta crescendo. Non dobbiamo sentirci più forti di quello che siamo perché la Serie A è complicata: avanti con profilo basso e leggerezza".

De Gea e Gosens gli uomini decisivi, Palladino precisa. "Da loro non servono risposte, ma conferme. Però guardate anche gli altri. Sottil ha fatto una fase difensiva strepitosa. Quarta una partita pazzesca. Sono felice perché la squadra è solida, abbiamo raggiunto un equilibrio. Prendete anche Beltran. Questo è il suo ruolo ideale, lui sa mettersi bene col corpo, sente e vede calcio. E’ una seconda punta e metterlo in quel ruolo lo ha liberato, sta dando una grande mano alla squadra e può ancora crescere".

Nel dopo gara spazio anche a qualche considerazione di Adli. "Vittorie così danno qualcosa in più ad un gruppo. Qui ho trovato 25 uomini che sono pronti a dare tutto per la maglia e questa è una bella cosa".

Alessandro Latini

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