ANDREA GIANNATTASIO
Sport

E ora piove sul bagnato. Kean a casa, ma che paura. Giocatore monitorato h24. A rischio la gara di venerdì

Esami negativi, ma gli accertamenti continueranno. Conference nel mirino .

Tifosi della Fiorentina nei distinti mentre seguono la partita con attenzione e partecipazione

Tifosi della Fiorentina nei distinti mentre seguono la partita con attenzione e partecipazione

La grande paura attorno a Moise Kean è ormai passata ma per capire quando il centravanti della Fiorentina potrà tornare in campo servirà attendere ancora qualche giorno. Il trauma cranico che lo ha riguardato nel corso della sfida con il Verona non è stato una passeggiata e anche per questo il numero 20 è rimasto fino alle 3:30 di lunedì notte all’ospedale Borgo Trento: solo quando tutti gli esami hanno dato esito negativo, l’ex Juve è stato dimesso (ne ha dato conto una nota della Fiorentina ieri mattina), iniziando da allora un periodo di riposo a casa dalla durata ancora indefinita.

Ma qual è il corretto iter per stabilire quando un calciatore può tornare all’attività agonistica dopo un infortunio di questo tipo? La premessa è che in Italia non esiste un protocollo che regoli il reinserimento di un calciatore reduce da una sindrome post concussiva e dunque - ed è il caso di Kean - il quadro clinico deve essere monitorato giorno per giorno, indipendentemente dal fatto che il giocatore abbia avuto postumi. A seguire il centravanti ci penseranno, oltre che lo staff medico della Fiorentina, anche alcuni specialisti esterni al club viola che da oggi inizieranno a monitorare la situazione del classe 2000 con ulteriori approfondimenti. Un supporto utile per capire la condizione di Kean potrebbe essere anche lo "Sport concussion assessment tool", un brevetto varato dalla Uefa che chiarisce quali tipo di test debbano essere effettuati su un calciatore per far sì che possa essere idoneo all’attività agonistica dopo un trauma alla testa.

Grazie a una serie di esercizi (attraverso cui l’atleta deve dare feedback a livello visivo, motorio e verbale) è possibile seguire l’evoluzione del problema e valutare passo dopo passo il recupero. Ecco perché stabilire con certezza oggi quando il numero 20 potrà tornare a disposizione di Palladino è impossibile anche se la sensazione è che il reintegro in gruppo non andrà troppo per le lunghe. Se non avverrà con il Lecce venerdì (ipotesi non semplice), è plausibile che Kean possa tornare in campo ad Atene, nell’andata degli ottavi di finale di Conference con il Panathinaikos.

Andrea Giannattasio

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