ANDREA GIANNATTASIO
Sport

Ecco il nuovo difensore. Marì, ambizione e umiltà: "Lotterò per un posto»

Il Monza, Palladino, la chiamata da Firenze: "Ho spinto tanto per essere qui". Il modulo tattico non sarà un problema: "Difesa a tre o quattro? Per me è uguale".

Pablo Marì (a sinistra) con il dg viola, Alessandro Ferrari, ieri alla presentazione del difensore ex Monza, al Viola Park

Pablo Marì (a sinistra) con il dg viola, Alessandro Ferrari, ieri alla presentazione del difensore ex Monza, al Viola Park

Definirlo "solo" un rinforzo in difesa sarebbe molto riduttivo. Pablo Marí, per la Fiorentina, si è infatti già rivelato molto di più: è, intanto, l’uomo di fiducia di Palladino (il giocatore che più di tutti il tecnico ha sperato di riabbracciare fin da quando è arrivato a Firenze) ma anche un elemento esperto in grado di dare subito una mano a un reparto passato di recente da momenti di difficoltà e prossimo a perdere una pedina di livello come Comuzzo. Logico dunque che, oltre alla comprensibile felicità di volare idealmente dall’ultimo posto in classifica al sesto, lo spagnolo abbia avuto difficoltà a trattenere l’entusiasmo per la nuova accentua che gli si prospetta: "Quando ti chiama la Fiorentina, vuol dire che stai facendo bene. Appena il club mi ha contattato, ho spinto tanto per poter venire" l’ammissione del nuovo numero 18 ("È l’anno in cui è nato il mio primo figlio" ha detto), pronto a guadagnarsi la convocazione per la partita con il Genoa. E a chi gli chiede cosa significhi per lui - passato per realtà di prestigio come Flamengo e Arsenal - l’opportunità di giocare in maglia viola, il centrale non ha avuto dubbi: "Mi trovo all’interno di un grande progetto. Non vedo l’ora di scendere in campo: fisicamente sto molto bene. Certo, nessuno mi ha garantito che giocherò" ha ammonito Marí, "nemmeno il mister, che pure conosco bene e che voglio ripagare per la fiducia che ha avuto in me. Sono consapevole che mi dovrò guadagnare il posto sul campo".

Inevitabile poi un riferimento a Comuzzo, con cui lo spagnolo ha condiviso alcuni allenamenti al Viola Park, gli ultimi del 2005 a Firenze, in attesa che il mercato emetta la sua sentenza definitiva: "L’ho conosciuto poco ma mi è sembrata una persona straordinaria. Ho scoperto un grande talento e per questo voglio aiutarlo: uno dei miei valori è proprio quello di aiutare tutti".

A sensazione, sarà chiamato a farlo solo col giovane Moreno e il neo arrivato Valentini, coi quali - assieme a Pongracic e Ranieri - Pablo si contenderà il posto sia che la Viola continui a usare la difesa a quatto, sia che invece torni a tre: "Posso giocare in entrambi i moduli, per me non c’è differenza" la chiosa di Marí. Un buon inizio. Un inizio che profuma di motivazioni e voglia di vivere un’avventura che possa essere il massimo per lui e per la Fiorentina.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su