Sono salite a cinque le ultime gare senza vittorie per il Figline del tecnico Marco Brachi impegnato nel campionato di serie D. Dopo quel successo al "Del Buffa" con l’Orvietana, le successive sfide contro Poggibonsi, Terranuova Traiana, Livorno, Sangiovannese e in ultima analisi domenica con il Flaminia, hanno consentito di raccogliere due punti soltanto, con sei reti al passivo e un solo gol realizzato. Un ruolino di marcia abbastanza "magro" che purtroppo ha fatto scivolare la squadra del presidente Nicolè Sarri al terzultimo posto della classifica in coabitazione con il Trestina.
Non si può parlare di situazione drammatica, in quanto nel giro di pochi punti ci sono ben quattro squadre che annaspano. Basterà riprendere subito quota per incamerare una maggiore dose di fiducia per affrontare il proseguire con più sicurezza. Al tecnico Marco Brachi chiediamo: perché il Figline stenta a tornare al successo. "Se ci sono stati pochi gol, la colpa non è da attribuire gli attaccanti – spiega il tecnico dei gialloblù – bensì è tutta la squadra che non ha garantito quel gioco utile per costruire la fase realizzativa. Intanto, con le ultime due gare, specie con il Flaminia che si è molto rinforzata, non abbiamo subito gol: dimostra che la fase difensiva è stata ben registrata. In attacco con il mercato abbiamo inserito rinforzi che, come spesso succede, hanno bisogno di tempo per essere alla perfezione. Non dimentichiamoci che anche domenica avevamo fuori per infortunio Mugelli, Zellini; Noferi e Torrini per squalifica. Spero di poter recuperare almeno qualcuno".
A questo punto con il Foligno e poi a Gavorrano, per il Figline saranno due tappe fondamentali. "Servirà muovere la classifica - conclude Brachi - per affrontare poi le successive sfide con la Fezzanese, Trestina e Ostia Mare, scontri diretti importanti che nel giro di poco più di un mese ci giochiamo un bella fetta di salvezza".
Giovanni Puleri
Continua a leggere tutte le notizie di sport su