Firenze, 8 gennaio 2020 - Un Rocco Commisso a tutto campo sulla Fiorentina e, soprattutto, sullo stadio. Una questione, quello del nuovo stadio, sulla quale il presidente della Fiorentina è diretto: "Sono deluso, pensavo che dopo vent'anni si fosse più avanti. Pensavo che si potesse fare qualcosa per i tifosi che sono importanti per Firenze. Credevo che avremmo fatto prima l'investimento dello stadio rispetto a quello del centro sportivo". Un Commisso deluso dal sistema Italia e dalla burocrazia.
Commisso dedica poche parole alla squadra e al mercato: "Ringrazio Montella per il lavoro fatto, oggi abbiamo Iachini e ha bisogno di tempo per portare la squadra dove vuole. Ho visto una squadra più decisa e determinata, siamo stati un po' sfortunati subendo gol all'ultimo minuto contro il Bologna. Speriamo di essere più fortunati. Allo stesso tempo ho già dato l'ok per investimenti. Non voglio giocatori per sei mesi, li voglio più a lungo termine specialmente se spendiamo soldi. Dobbiamo preparare una squadra più forte per il prossimo anno, finendo positivamente questo campionato. Per essere competitivi dobbiamo aumentare il fatturato".
Stadio Franchi - Qui, dunque, si apre il capitolo stadio, partendo dai dati di fatturato dei primo 20 top club in Europa: "Hanno una media di 417 milioni annui di fatturato, la Fiorentina ne fa 81, non possiamo competere con queste squadre dal punto di vista economico per comprare i giocatori". Commisso continua: "Come sapete il primo mese abbiamo comimniato subito a fare qualcosa con il Campo di Marte, l'Artemio Franchi è un'istituzione a Firenze. Abbiamo appreso dai giornali che le curve non si possono abbattere. Qui non si possono fare cose che a Bologna, a 100 chilometri da qui si possono fare". Commisso esprime un giudizio molto duro sulle condizioni dello stadio storico di Firenze: "Questo stadio è una porcheria per come è mantenuto, nessuno si offenda". Commisso non chiude però la possibilità di un restyling del 'Franchi'. "Forse domani affronteremo di nuovo la questione, ma è la città che deve dirci cosa si può fare, forse serve una trattativa".
Mercafir - "Sino dal primo giorno_ dice Commisso_ il rapporto con il sindaco Nardella è stato eccellente. Abbiamo cominciato con l'ipotesi Mercafir e più tempo è passato, più ho pensato non fosse una situazione ottimale, anche per i 22 milioni e dopo abbiamo visto che ci sono altri costi che non sono stati considerati. Aspettiamo il bando, spero che la città rivaluti la questione, vediamo cosa esce fuori nei limiti della legge. Il calcio è un patrimonio per Firenze e l'Italia, come la moda, il turismo, gli Uffizi. La città deve aiutare a portare avanti questo patrimonio" Il bando è pubblico, non so se parteciperemo ma, comunque, non è detto che vinceremo noi, per questo dobbiamo tenere aperte varie opzioni, come Campi Bisenzio, Caldine, Bagno a Ripoli, Ugnano, Coverciano o Sesto Fiorentino. Per ora non abbiamo valuutato queste opzioni , ora dobbiamo cominciare a farlo". Opzioni che si chiamano Scandicci, Sesto Fiorentino o Campi Bisenzio ("lì c'è un prezzo molto più basso della Mercafir" dice il patron viola), con Commisso che assicura di non voler fare come accade negli Stati Uniti dove alcune squadre giocano in città e stati diversi. "Non porterò la squadra a Lucca o a Torino". Resta l'ipotesi di perendere l'area Mercafir in concessione per abbassare i costi.
Tre richieste - "Senza i giocatori non si può arrivare ai più alti posti del campionato. Per arrivarci dopbbiamo avere le infrastrutture, dobbiamo avbere uno stadio e una zona intorno allo stadio dove sviluppare attività commerciali La intenzione di fare lo stadio è esistita dal primo giorno e speriamo che si può fare a Firenze. Però le cose dovrebbero essere giuste. Io ho fatto tre richieste: fast fast fast (veloce, veloce, veloce), controllo e costi giusti. Non voglio stare qui 5 o 10 anni per fare lo stadio senza aver il controllo. Io voglio controllare senza dover chiedere a qualcuno se si può fare questo o quest'altro.
Gli altri stadi -"Il Sassuolo ha comprato stadio per 4 milioni e ci hanno messo 8 milioni per avere stadio di proprietà. A Bologna la città darà 30 milioni per incentivare Saputo a restare al Dall'Ara su un progetto di 85 milioni. Per fare l'Allianz Stadium sono stati dati 35 ettari per 25 milioni, a noi 22 milioni per 14 ettari:". Commisso fa numerosi esempi degli Stati Uniti, in cui le amministrazioni pubbliche sovvenzionano in parte la realizzazione di nuovi stadi.