ANDREA GIANNATTASIO
Fiorentina

Empoli-Fiorentina, il ritorno del derby dell’Arno. Dalla bistecca allo stadio Ikea: partita aperta a colpi di sfottò

L’attesa, la “motorinata” viola e i punti pesanti in palio. Una rivalità nata negli anni Ottanta. Per la Fiorentina conta solo vincere

La "motorinata" sei tifosi viola verso Empoli nel 1998 (Germogli)

La "motorinata" sei tifosi viola verso Empoli nel 1998 (Germogli)

Firenze, 28 settembre 2024 – Snobbato nel capoluogo, ma sentitissimo in provincia. Stavolta però il derby dell’Arno tra Empoli e Fiorentina - a dispetto di quella che è l’attesa delle due tifoserie - non mette in palio solo la supremazia (simbolica) a livello calcistico nella città metropolitana, ma anche tre punti che possono corroborare, nel caso degli azzurri, o rivitalizzare, per ciò che riguarda i viola, una classifica che in Serie A per i due club è partita in modo opposto.

Bene, benissimo l’Empoli, che ha messo in cascina punti buoni per la salvezza, e a piccoli sprazzi per la Fiorentina che, dopo tre pareggi di fila ha trovato in Gudmundsson il giocatore che che può far sognare i tifosi.

Il tutto senza mettere da parte una rivalità nata a metà degli anni ’80 e quella sana dose di ironia che ha sempre contraddistinto due città goliardiche fino al midollo nate con la passione per il calcio: dalle battute sui carciofi a quelle sulla bistecca, dalle frecciate sullo «stadio dell’Ikea», ai punti in classifica che separavano viola e azzurri l’anno della penalizzazione della Fiorentina con calciopoli («Ci corre più punti che chilometri»). No, questa volta sembra quasi un derby vero, almeno qualcosa che rispetto agli anni passati, propone una posta in palio più alta del solito. La parola ai tifosi vip che vivranno in modo speciale la sfida.

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