REDAZIONE FIRENZE

Fiorentina, Pulgar: "Grande lavoro di Italiano, siamo una squadra unita"

Il centrocampista elogia il tecnico viola: "E' riuscito a rendere partecipi tutti i giocatori. Non ci sono titolari indiscutibili, tutti devono conquistarsi il posto"

Erick Pulgar (Germogli)

Firenze, 15 gennaio 2021 - "Se continuiamo a giocare come stiamo facendo e a essere così uniti possiamo fare bene. Italiano sta facendo un gran lavoro, siamo una squadra molto unita". Lo ha detto il centrocampista viola Erick Pulgar in un'intervista concessa al sito ufficiale della Fiorentina.

"Lavoriamo molto bene durante la settimana e non esistono 11 titolari fissi - ha aggiunto Pulgar -. Ci sono due o tre giocatori per ruolo che se la giocano per il posto dall'inizio. Questo riflette il lavoro di mister Italiano, è riuscito a rendere partecipi tutti i giocatori. Non ci sono titolari indiscutibili, tutti devono conquistarsi il posto e questo fa sì che la squadra sia motivata ad allenarsi bene durante la settimana".

Parlando del suo legame con i tifosi, Pulgar ha spiegato: "Con le persone di Firenze il rapporto non può che essere stupendo, ci sostengono sempre quando siamo in campo. Adesso che negli stadi è tornato il pubblico penso che si veda il cambio nell'atteggiamento della squadra. Sono stato costretto a seguire la squadra dalla tribuna per infortunio e ho notato che il sostegno dei tifosi non manca mai. Non smettono mai di cantare e di incitare la squadra. Questo ha fatto stare bene anche me, che ero costretto a stare fuori, penso che per tutti in campo sia una carica in più".

Pulgar ha poi raccontato del suo legame con la nazionale cilena. "Rappresentare il mio Paese, è un orgoglio per me e per la mia famiglia. Sono fiero di condividere lo spogliatoio con giocatori storici per la nostra selezione, è anche una grande occasione per imparare, sia a livello calcistico sia personale. Per me che sono un centrocampista giocare al fianco di Vidal è un onore enorme. Giocare accanto a giocatori come lui e Charles Aránguiz è incredibile. Sono calaciatori storici".

Sul suo futuro a lunga scadenza, Pulgar non si sbilancia: "Non saprei dove sarò tra 20 anni. Non ci penso ancora. Penso molto al presente, al lavoro quotidiano. In futuro ci sarà tempo per continuare a crescere. Non mi immagino nel mondo del calcio. Non penso di avere il carattere giusto per diventare allenatore o vice-allenatore. Preferirei godermi la vita, la famiglia e le persone care".