ALESSANDRO LATINI
Fiorentina

Fiorentina in volo, missione Conference. Fibrillazione Celje. Capitan Karnicnik: “Vogliamo imporre il nostro gioco”

I quarti di finale del torneo continentale. Parla il nazionale sloveno: “Rispettiamo la Fiorentina, ma non abbiamo paura. Lo stadio ci darà una spinta”

Zan Karnicnik, capitano e nazionale sloveno. Con il Celje affronterà la Fiorentina in Conference

Zan Karnicnik, capitano e nazionale sloveno. Con il Celje affronterà la Fiorentina in Conference

Firenze, 9 aprile 2025 – Dalle parti di Celje e dintorni si prepararano a vivere una notte storica. Il piccolo Stadio Z'dezele raramente ha visto il tutto esaurito con così largo anticipo. Sulla strada della Fiorentina ci sarà una squadra giovane, con qualche elemento d'esperienza.

Primo fra tutti Zan Karnicnik, capitano e nazionale. Trentasei gettoni con la Slovenia con la quale ha partecipato anche gli ultimi Europei e alla Nations League.

«Ci stiamo preparando come abbiamo sempre fatto, cercando di fare un'analisi per trovare i punti deboli della Fiorentina. Vogliamo imporre il nostro gioco, in Europa lo abbiamo già fatto ma non dimentichiamo il campionato: vogliamo arrivare il più in alto possibile». Questa però è una partita speciale per voi.

«Senza dubbio. Lo stadio sarà esaurito per la prima volta dopo molto tempo e questo già la dice lunga sull'attesa per questa partita. Avere così tanti tifosi allo stadio per noi calciatori è un qualcosa di incredibile, una grandissima sensazione. Il clima sarà favorevole a noi, anche se la Fiorentina è abituata a giocare in trasferta in ambito europeo».

Cosa vi siete detti nello spogliatoio?

«Che dobbiamo rimanere calmi e giocare come abbiamo giocato fin qui, anche perché per la maggior parte dei miei compagni questa sarà la partita più importante della loro carriera finora».

Cosa temete della Fiorentina?

«La rispettiamo ma non abbiamo paura di nessuno. Loro hanno giocatori forti e con grande esperienza, noi faremo del nostro meglio come già dimostrato nel corso della competizione». Potesse togliere un giocatore alla Fiorentina, chi toglierebbe? «Risposta facile, se potessi gli toglierei Moise Kean».

Da questa stagione è il capitano della squadra.

«Sì, sono orgoglioso di esserlo. Vuol dire che il club si fida di me e questa è la cosa più importante. Mi spinge a dare il meglio in allenamenti e partite».

Mai stato vicino a squadre italiane?

«C'è stato un certo interesse dall'Italia. Ho un agente che lavora molto nel vostro paese (Marcelo Simonian, ndr). Dopo l'Europeo ci sono stati contatti con il Bologna ma poi non si sono concretizzati».

Il ritorno sarà allo stadio Franchi. Sensazioni?

«Per me personalmente sarà una bella esperienza. Non ho mai giocato in Italia e non vedo l'ora di farlo a Firenze».

In Nazionale ha giocato con Ilicic e Kurtic, due ex viola. Li ha sentiti?

«Ancora no, magari a ridosso della partita gli chiederò qualche consiglio. Spero possano venire allo stadio. Hanno avuto una carriera fantastica e hanno dato tanto al calcio sloveno».

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