
La Fiorentina in Conference con il Lech Poznan (foto Germogli)
Firenze, 26 giugno 2023 - Il giallo si è infittito da sabato, quando si è sparsa la notizia che in nessun caso la Juventus potrebbe essere sostituita da un’altra squadra italiana se rinunciasse alla prossima edizione della Conference League. I tifosi viola sono rimasti spiazzati. Perché è vero che in diversi vedrebbero di buon occhio la Conference per fare un campionato d’alta classifica, ma sono anche tanti quelli che sperano di sostituire i bianconeri per regalarsi un altro percorso europeo. Proviamo a fare chiarezza, anche se la premessa è che bisognerà attendere le decisioni della Uefa (originariamente previste entro il 30 giugno) per avere un quadro definitivo.
Di certo si sa che la Juve e Ceferin stanno trattando. I bianconeri hanno bisogno di lavar via alcune macchie e per stralciare il fascicolo svizzero che li riguarda avrebbero proposto di non disputare la prossima Conference League. Fin qui tutto chiaro. Fino a sabato si è dato per scontato che in caso di forfait bianconero la Fiorentina sarebbe stata ripescata, ma sembra chiaro ormai che sia dirimente un aspetto: la rinuncia volontaria (regolamento alla mano) non ammette sostituzioni. La squalifica da parte della Uefa sì. La Juventus però non potrà portare avanti la tesi della rinuncia volontaria senza fare i conti con la Figc, che ne avrebbe un danno portando in Europa sei squadre anziché le sette previste. La partita si gioca anche su questo tavolo.
Dal club viola invece non filtra preoccupazione. La Fiorentina non ha ricevuto comunicazioni e attende gli sviluppi. Che sarebbero chiari se alla fine arrivasse una squalifica. C’è già un caso analogo di pochi giorni fa, con l’Osasuna che è stato estromesso dalla Conference e l’Athletic Bilbao, arrivato 8°, che prenderà il suo posto. Questione di tecnicismi, ma è difficile che l’Italia non porti le sue sette squadre in Europa la prossima stagione.
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