Firenze, 4 settembre 2023 – Che cosa è successo alla Fiorentina e come potrà riprendersi dopo i quattro schiaffi di San Siro? In questo inizio di stagione l’abbiamo vista in tante versioni diverse: straripante a Marassi, in difficoltà a Vienna, piena di luci e ombre contro il Lecce, incoraggiante nel ritorno contro il Rapid e infine inesistente a Milano contro l’Inter. E quando diciamo ‘inesistente’ siamo generosi.
Fra tutte, la partita contro l’Inter è stata quella più deludente e non solo, come può sembrare ovvio, per il risultato: il primo confronto con una ‘big’ è stato così lontano alle speranze, anche quelle più modeste, da lasciare una scia di dubbi. Intanto l’approccio: stranamente quieto, quasi snaturato per una squadra come la Fiorentina. Poi la tenuta mentale, veramente modesta per come si è sviluppata la partita. Mattiamoci anche i cambi, che hanno seguito la stessa procedura standard di sempre, cioè senza variazioni tattiche. Magari _ siamo sinceri _ sarebbe servito a poco vedere Nzola insieme a Beltran ma almeno, chissà, la prima volta avrebbe potuto tracciare un piccolo sentiero per il futuro.
E invece niente, la Fiorentina non è mai stata in partita con una squadra contro la quale, nella passata stagione, aveva disputato partite gagliarde e piene di energia. A San Siro niente di tutto questo, solo una grande malinconia. Meno male per i viola che ora arriva la sosta di campionato, ci sarà tempo per riflettere e anche per inserire Maxime Lopez, che forse non sarà soltanto un vice Atrthur. L’ex Sassuolo ha le capacità per dialogare in un centrocampo che alzi il livello della propria qualità, ma tutto intorno deve funzionare meglio e anche Italiano _ siamo sinceri _ dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per rendere meno prevedibile lo sviluppo di una manovra che in attacco funziiona poco quando gli esterni non si accendono. Contro l’Inter in realtà si è acceso pochissimo, la luce era spenta dappertutto.