GIAMPAOLO MARCHINI
Fiorentina

Fiorentina-Empoli, le pagelle viola. Kean, un errore che pesa

Sottil e Dodo i migliori, per Martinez Quarta è ancora da digerire la soluzione centrocampo. La buona notizia? Il recupero di Gud

La delusione di Moise Kean (Foto Germogli)

La delusione di Moise Kean (Foto Germogli)

Terracciano 5 - La sensazione è che su Ekong non si esente da responsabilità, magari anticipando un'uscita che così pare in ritardo. Attento sulla sventola da fuori di Esposito nella ripresa. Ma nei rigori poteva fare molto meglio

Dodo 6,5 - Una giocata alla sua maniera aggiungendo qualcosa: discesa in slalom da destra a sinistra, e cross per la testa di Kean che sotto misura timbra la traversa. Il brasiliano è il più ispirato e in questo momento il più continuo nonostante riposi pochissimo.

Comuzzo 6 - Pattuglia con diligenza la zona, anche se dalla sua parte la pericolosità azzurra non è così pungente. Si fa però sorprendere più dal pallone perso di Cataldi che dall’imbucata vincente di Esposito. Ma non è reattivo.

Ranieri 5,5 - Tiene la posizione con intelligenza, disinnescando i suggerimenti gli attaccanti avversari. Il capitano però non perde la posizione e anzi quando bisogna ripartire lo fa a testa alta. Ma pesa troppo il rigore sbagliato

Gosens 6 - Si prende cura di Ekong in copertura, con compiti di dare ampiezza e profondità alla manovra, pur non essere in una giornata delle sue: era parso il più colpito da quanto accaduto a Bove. Entra di diritto nel sorpasso con una deviazione maligna. Dal 74’ Parisi 5,5 - Vuole portare dinamismo e ci riesce a singhiozzo.

M. Quarta 5 - Erroraccio in avvio che costringe subito i viola a inseguire. Su di un appoggio innocuo si fa anticipare da Henderson, più per mancanza di abitudine che altro. L’impressione, infatti, è che l’opzione centrocampo sia ancora da metabolizzare. O forse è solo una situazione di emergenza. E il cambio è la logica conseguenza. Dal 52' Richardson 6,5 - La sua magia di tacco in mezzo a due dentro l'area innesca il gol del pari.

Cataldi 5,5 - Danilo fa il Cataldi: rompe il gioco con la missione di tenere equilibrio e posizione, provando anche a impostare, ma non è proprio nelle sue corde essere il primo a innescare la manovra. Peccato per quella disattenzione fatale che apre al pari di Esposito, dopo aver ripreso una gara difficile.

Colpani 5 - Dovrebbe portare un po’ di qualità, ma al netto di qualche buona intenzione, la giocata gli resta spesso sulla carta e dalla sua parte se non ci fosse Dodo ad alimentare l’azione sarebbero dolori. Dal 52’ Ikone 5,5 - Pareva la serata buona, quella che ti stupisce, ma niente da fare.

Beltran 6 - Si danna come al solito l'anima e deve fare per forza la spola nelle due fasi, lasciando qualcosa alla lucidità e alle intuizioni che il ruolo gli imporrebbe. Più vivace nella ripresa e cresce come tutta la squadra. Dal 74' Gudmundsson 6 - Pare totalmente recuperato.

Sottil 7,5 - Entra con personalità nella partita ed è il più vivace almeno nella prima frazione, cercando sempre di creare superiorità numerica sulla corsia di sinistra. Entra nella dinamica del pareggio di Kean e del sorpasso (deviazione di Gosens), dando l’impressione, come ha detto Palladino, di aver preso consapevolezza delle sue qualità e potenzialità. La strada è questa: vietato tornare indietro. Dall’82’ Kouame - Letale dal dischetto.

Kean 5,5 - Ismajli è un cliente scomodo, ma lui si batte come al solito. Sorpreso probabilmente dalla precisione del traversone di Dodo e infatti se lo trova sulla testa e sembrerebbe il più facile dei gol. Sembrerebbe, perché la palla sbatte sulla parte inferiore della traversa e schizza via. Ma alla fine timbra il 13° sigillo (ha segnato in tutte le competizioni) della sua stagione, da sottomisura. Il gol più facile, ma bisogna essere lì al momento giusto. Il rigore sbagliato però è un macigno sulla qualificazione.

All. Palladino 6 - La sintesi dei voti del primo e del secondo tempo. In avvio troppa è la tensione emotiva normale dopo tre giorni che non si augurerebbe a nessuno. L’eliminazione brucia, normale che sia così. Però torna al Viola Park con la certezza che la squadra ha reagito nel modo giusto e lotterà più di prima.

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