Firenze, 2 febbraio 2025 – Guai fidarsi e soprattutto sottovalutare il Genoa. Guai lasciarsi trascinare e coinvolgere dal lampeggìo del mercato che in queste ore può perfezionare al rialzo la qualità (e le ambizioni) della Fiorentina.
Così la domenica viola vivrà tutta su un doppio campo, un doppio binario fra affari in corso e – appunto – risultato da centrare contro il Genoa per dare un seguito al colpaccio a casa Lazio di sette giorni fa, rimettere in moto la prospettiva della zona Champions e vivere con qualche apprensione in meno l’uno-due contro l’Inter che andrà in scena fra giovedì e lunedì prossimi.
Già, il Genoa. Squadra tosta, molto diversa (da quando è guidata da Vieira) rispetto a quella fragile affrontata all’andata, ma detto questo, Palladino (in tribuna per scontare il turno di squalifica) non si concede alibi e vuole vincere. Punto e basta. Da qui la scelta di ottenere il meglio e il massimo da quell’asse offensiva inventata a Roma e puntare forte sul tris d’attacco composto da Kean con il supporto delle idee e della classe di Gud e sopratutto di Beltran.
E’ con questi giocatori – in attesa (e torniamo sull’altro campo) delle soluzioni che porterà il mercato – che la Fiorentina ha la possibilità di scalare la classifica di una stagione che può regalare soddisfazioni. La trasformazione tattica contro la Lazio (un modulo base, il 4-2-3-1, rimodellato e rimodellabile in tempo reale, anche minuto per minuto) è infatti la soluzione che Palladino ha intenzione di ripresentare con il Genoa. Poi... poi, si vedrà perchè la differenza la faranno gli innesti degli affari di queste ore.
Kean, Gud e Beltran, ma non solo loro. Ecco che Fiorentina-Genoa sarà l’occasione per misurare ancora una volta la grande (e decisiva) duttilità di Folorunsho. Prima esterno, poi mezz’ala, quindi centrocampista di raccordo e oggi – complici le assenze di Adli e Cataldi – quasi sicuramente mediano adatto a chiudere, coprire e ripartire.
Fiorentina-Genoa come starter del ripartenza in direzione Champions e con l’entusiasmo che anche Commisso ha voluto rilanciare nel suo contatto dagli Stati Uniti. Perché la classifica continua a dire questo, tenendo più che vivo il traguardo dell’Europa League ma lasciando anche intravedere quello della Champions.
Battere il Genoa significherebbe aver rivisto una squadra matura e concreta, diversa da quella che ha arrancato nelle sei partite di fila che hanno fruttato appena due punti. Palladino ha la fiducia di tutti. Ma soprattutto quella di Commisso. Palladino ha voglia di correre e di sognare. Questo Firenze e la Fiorentina lo sanno.
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