Firenze, 27 novembre 2024 – Basterebbe un’operazione di mercato, quella che portò Antognoni in viola, ad assegnare a Ugolino Ugolini un posto importante nella storia della Fiorentina. Sarebbe però ingiusto ridurre a questo aspetto la presidenza di Ugolini (dal 1 giugno 1971 al 15 dicembre 1977), del quale oggi ricorre il centenario della nascita. Nella società viola dal 1961, Ugolini è vice presidente con Baglini (è suo un pezzo del secondo scudetto) e presidente dal 1971. Con lui arrivano tanti talenti come Roggi, Guerini, Caso, Giovanni Galli. “Cercò di ripetere il percorso che aveva portato la Fiorentina a vincere il secondo scudetto, acquistando i migliori giovani” ricorda Massimo Cervelli, vicepresidente Museo Fiorentina. Un progetto fermato dalla sfortuna: un incidente d’auto mette fuori gioco Vincenzo Guerini; Moreno Roggi abbandona per un infortunio; Claudio Desolati ha stop ripetuti. Comunque Ugolini firma la vittoria della Coppa Italia nel 1975. Il suo capolavoro resta l’acquisto di Antognoni (col ruolo centrale di Pandolfini) e la forza di non cederlo.
“Avevamo preso Giancarlo in comproprietà – ricordava Ugolini a Riccardo Galli nel libro “Il Mercato Viola“ - era giovanissimo e per la metà del suo cartellino avevamo pagato 90 milioni. Per il riscatto chiudemmo a 400 milioni, una cifra pesantissima, ma fu l’acquisto di Antognoni e questo credo che possa voler dire tutto”.
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