Roberto Davide Papini
Fiorentina

Fiorentina, il centenario di Ugolini: Antognoni, Roggi e gli anni Settanta

Presidente nei difficili anni ‘70 occupa un posto importante nella storia viola. A partire dall’acquisto di Antognoni

Una foto di Ugolino Ugolini del marzo 1973 (Archivio New Press Photo)

Una foto di Ugolino Ugolini del marzo 1973 (Archivio New Press Photo)

Firenze, 27 novembre 2024 – Basterebbe un’operazione di mercato, quella che portò Antognoni in viola, ad assegnare a Ugolino Ugolini un posto importante nella storia della Fiorentina. Sarebbe però ingiusto ridurre a questo aspetto la presidenza di Ugolini (dal 1 giugno 1971 al 15 dicembre 1977), del quale oggi ricorre il centenario della nascita. Nella società viola dal 1961, Ugolini è vice presidente con Baglini (è suo un pezzo del secondo scudetto) e presidente dal 1971. Con lui arrivano tanti talenti come Roggi, Guerini, Caso, Giovanni Galli. “Cercò di ripetere il percorso che aveva portato la Fiorentina a vincere il secondo scudetto, acquistando i migliori giovani” ricorda Massimo Cervelli, vicepresidente Museo Fiorentina. Un progetto fermato dalla sfortuna: un incidente d’auto mette fuori gioco Vincenzo Guerini; Moreno Roggi abbandona per un infortunio; Claudio Desolati ha stop ripetuti. Comunque Ugolini firma la vittoria della Coppa Italia nel 1975. Il suo capolavoro resta l’acquisto di Antognoni (col ruolo centrale di Pandolfini) e la forza di non cederlo.

“Avevamo preso Giancarlo in comproprietà – ricordava Ugolini a Riccardo Galli nel libro “Il Mercato Viola“ - era giovanissimo e per la metà del suo cartellino avevamo pagato 90 milioni. Per il riscatto chiudemmo a 400 milioni, una cifra pesantissima, ma fu l’acquisto di Antognoni e questo credo che possa voler dire tutto”.

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