ALESSANDRO LATINI
Fiorentina

Fiorentina, tra mercato e correzioni tattiche. In Ungheria servirà molto di più

La Fiorentina si è complicata una qualificazione che resta comunque alla portata, ma in Ungheria servirà una partita molto più attenta in fase difensiva

I giocatori della Fiorentina a fine gara (Fotocronache Germogli)

I giocatori della Fiorentina a fine gara (Fotocronache Germogli)

Firenze, 23 agosto 2024 - Il grido d'aiuto di Raffaele Palladino è rimbalzato forte e chiaro quando mancava poco alla mezzanotte. La partita tra Fiorentina e Puskas Akademia era terminata da poco e il tecnico gigliato stava provando a spiegarsi un approccio disastroso da parte della sua squadra. Sotto di due gol in una manciata di minuti, apsetto che va anche oltre un mercato da completare. Palladino lo sa e non si è nascosto: ancora alla sua squadra manca un'identità forte soprattutto in fase difensiva. Certo, i gol sono arrivati per due errori individuali: il primo a metà fra Bianco e Kayode, il secondo tutto sulle spalle del giovane esterno, parso in difficoltà rispetto allo scorso campionato.

Il club ha tempo altri sette giorni per portare alla corte di Palladino due difensori, un centrocampista e un esterno offensivo (sembra il ritratto di Kostic). Palladino di tempo ne ha molto meno, perché siamo già all'antivigilia di una partita contro il Venezia da non sbagliare. E giovedì prossimo c'è da andare in Ungheria con ben altra attenzione per strappare la qualificazione al coriaceo club magiaro.

Bene Kean, bene anche Sottil che sta cercando la carriera svolta carriera. L'attaccante arrivato dalla Juventus ha qualcosa in più rispetto a chi ha giocato in quel ruolo nel recente passato. Protegge bene la palla, sa dialogare con i compagni. Un paio di occasioni cestinate, alla terza ha segnato. Non è il classico killer da gol alla prima chance (sicuramente avrà bisogno di diversi rifornimenti a partita) ma i gol nelle corde ce li ha. Troppo presto per giudicare De Gea, rimandata in toto la difesa e anche Beltran, per niente aiutato dai compagni, ma oggettivamente si è già visto lo scorso anno che spalle alla porta fatica e non poco.

La gara d'andata dovrà essere vissuta con la tensione giusta. Ieri sera Palladino ha lasciato a riposo diversi titolari, forse troppi. In Ungheria ci saranno sicuramente Biraghi, Dodo, Amrabat e Kean dal primo minuto. Dubbi su Gudmundsson che continua a lavorare a parte per recuperare la condizione fisica dopo il problemino al polpaccio. Ancora più dubbi su Gonzalez, che aspetta solo il via libera per Torino. Servirà una prestazione completamente diversa in fase difensiva, più accorta e attenta. Lì dove misure e automatismi non ci sono ancora, ma pensare oggi di uscire dalla competizione sarebbe un peccato mortale.

Alessandro Latini

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