Fiorentina-Milan 1-2: viola generosi, ma con troppi errori. La corsa all’Europa è sempre più in salita

Firenze, 30 marzo 2024 – Si comincia con la commozione in ricordo di Joe Barone (spettacolare e toccante la coreografia della “Fiesole” che ha coinvolto anche la “Maratona”) e si finisce con la delusione per una sconfitta da un lato meritata (il MIlan si è mostrato superiore), ma che con più precisione e un pizzico di fortuna si poteva evitare.

Dopo questo ko, la corsa all’Europa attraverso il campionato si complica di molto.

Italiano sceglie una formazione che sembra "guardare" a mercoledì 3 aprile quando al “Franchi" verrà la super Atalanta che ha demolito il Napoli (ore 21) per la semifinale di andata della Coppa Italia.  Gonzalez, Bonaventura e Arthur, i perni del gioco viola, sono in panchina e la squadra viola soffre. In difesa Dodo (reduce da una lunga assenza) soffre moltissimo Leao (il duello, onestamente, appare improbabile), Biraghi non è in serata, Milenkovic e Quarta sbagliano molto, a centrocampo Mandragora e Duncan sono imprecisi, Kouame (al rientro dopo la Coppa d’Africa e la malaria) combina poco, un po' meglio Ikoné, Belotti è il solitio lottatore ma non basta.

La parita la fa il Milan che impegna Terracciano più volte con Leao e con uno scatenato Chukwueze. Anche Giroud ha due occasionissime: nella prima tira debolmente su Terracciano, nella seconda alza troppo la mira.

In questo primo tempo di sofferenza, al 27' i viola potrebbero passare: Ikoné serve Belotti che solo davanti a Maignan gli tira addosso, poi sugli sviluppi dell'azione è Ikoné ad avere l'occasione e la palla va fuori di poco.

Nella ripresa c’è un avvio pirotecnico: subito il gol di Loftus-Cheek (palla regalata a Leao, cross e Milenkovic scivola malamente). Poi l’immediata reazione viola con l’assist di Beltran a Duncan e il bel gol del ghanese, ma due minuti dopo la difesa viola si apre inspiegabilmente e dà a Leao un sacco di spazio che il milanista sfrutta per il 2-1.

La Fiorentina reagisce e crea in attacco, ma c’è un super Maignan (due parate importanti su Belotti e Mandragora) che nega il,gol ai viola. L’ingresso di Nico Gonzalez sposta poco (così come gli altri cambi, resta un mistero l’utilità di Nzola, per esempio), mentre ogni volta che attacca il Milan la difesa viola sbanda paurosamente.

Finisce 2-1, ora c’è voglia di voltare pagina e concentrarsi sulla semifinale di Coppa Italia. 

RIVIVI LA DIRETTA