Firenze, 30 marzo 2024 - Sconfitta beffarda, nella serata più triste. Il Milan passa al Franchi per 2-1 nella serata in cui Firenze ha ricordato Joe Barone, scomparso prematuramente nei giorni scorsi. Vincenzo Italiano è rammaricato nel dopo gara, anche se confida di aver fatto i complimenti alla squadra negli spogliatoi per aver messo in difficoltà uno squadrone come il Milan. "Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo. Nel primo tempo volevamo limitarli perché sono in un momento di grande forma. Volevamo abbassare il loro entusiamo, lavorando uomo su uomo e per fare questo abbiamo sprecato energie. Alla fine ne ho dovuti togliere tre-quattro stremati, non ce la facevano più. Il loro portiere ha fatto parate fantastiche, poi non dobbiamo mai subire il secondo gol. Abbiamo onorato la memoria del nostro direttore, ho fatto i complimenti ai ragazzi perché hanno messo in difficoltà uno squadrone. Belotti poteva far gol nel primo tempo, nel secondo si è esaltato Maignan. E' il calcio, oggi abbiamo giocato alla pari e se avessimo fatto il 2-2 nessuno avrebbe avuto niente da dire". Il vostro problema rimane la fase realizzativa... "Si è capita la nostra mancanza, adesso abbiamo tredici partite e vogliamo aggiungerne altre. Se oggi il nostro attaccante avesse segnato, saremmo a parlare di qualcosa di diverso. Non è una mancanza, in certi momenti siamo risolutivi, in altri no. E' chiaro che in settimana cerchiamo di risolverlo questo problema. Adesso abbiamo solo partite, il nostro giocatore più bravo ha fatto solo la rifinitura, era stanco e non si è fermato nemmeno a battere i rigori in allenamento (Nico Gonzalez, ndr) ma con questo spirito possiamo raggiungere i traguardi dello scorso anno, altrimenti non si mette in difficoltà questo Milan". Ha già preso la decisione sul suo futuro? "Sinceramente la concentrazione deve rimanere su queste tredici partite, bisogna arrivare in fondo a tutto. I discorsi sul futuro non vanno bene, tolgono concentrazione e attenzione. Ora conta solo il campo. E' più importante il futuro della Fiorentina che quello di ogni singolo tesserato, me compreso. Adesso conta solo onorare la memoria del nostro direttore, riportare in campo tutto quello che ci ha mostrato in questi anni nei quali abbiamo lavorato insieme". Alessandro Latini
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