Alessandro Latini
Fiorentina

Fiorentina, Palladino: “Teniamo tanto alla Conference. In porta può giocare De Gea”

Il tecnico della Fiorentina conferma il fastidio per il mercato aperto e lascia intendere di poter far debuttare il portiere spagnolo

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L'allenamento di rifinitura al Viola Park (foto Germogli)

Firenze, 21 agosto 2024 - Raffaele Palladino presenta l'andata del Play Off di Conference League contro la Puskas Akademia in programma domani sera al Franchi. Queste le sue parole dal Media Center del Viola Park. "L'emozione c'è, è ovvio. Anche l'adrenalina. E' già figlia degli allenamenti settimanali. Siamo concentrati, questa partita è molto importante per noi. Siamo carichi e motivati, cercheremo di fare una grande prestazione. Siamo pronti. Per noi questa coppa è importantissima, per me, per i ragazzi e per la società. Ci teniamo a passare il turno, vogliamo portare entusiasmo. Le finali si possono anche perdere, per noi è fondamentale adesso passare il turno".

Sul doppio impegno settimanale... "Cambia che non abbiamo la settimana tipo, non lavoriamo su 5-6 giorni ma su 2-3. Non cambia altro, per noi dev'essere un orgoglio fare questa competizione. Ci teniamo a passare, in questo periodo avere una rosa non al completo ci richiede una gestione perché abbiamo cinque partite in quindici giorni. E' compito mio e dello staff gestire questa cosa, ci affidiamo molto anche alle sensazioni dei calciatori. Chi giocherà avrà l'atteggiamento giusto".

Sul caso Gonzalez. "Con lui ho un grande rapporto di dialogo quotidiano. E' un ragazzo vero e sincero, ci siamo detti tutto. La sua vicenda è legata al mercato, è incocepibile che resti aperto con le partite. Non ci destabilizza, lui e la società stanno cercando la soluzione migliore. Ho un gruppo che è super concentrato sulla partita di domani, non siamo distratti da niente e da nessuno".

Come sta vedendo Beltran? "L'ho visto meno rispetto agli altri, però mi è piaciuto come è entrato nella parte. L'ho visto bene, ci sto lavorando tanto. Può fare la prima punta e il trequartista di sinistra, è bravo a mettersi con il corpo. In questa posizione ancora non ci ho lavorato però. Ha grande intelligenza".

De Gea può giocare dall'inizio? "E' arrivato dopo, aveva bisogno di adattamento. Anche lui ha portato professionalità e predisposizione al lavoro. Ci tiene a rientrare il prima possibile e l'ho visto bene. Può essere che domani parta dall'inizio".

Sulla difesa. "Possiamo giocare a tre e a quattro. La squadra sa giocare a quattro, nel ritiro abbiamo lavorato tanto a tre per le caratteristiche dei calciatori. Stiamo andando avanti così, adesso non bisogna cambiare solo perché siamo incompleti, si rischierebbe di fare confusiose. I calciatori stanno bene, stanno assimilando i concetti. Quando finirà il mercato lavoreremo al completo".

Su Amrabat. "Ho parlato con lui e con tanti altri. Con Sofy c'è un rapporto di stima e dialogo. Per domani è a disposizione, vedremo se partirà dall'inizio. E' concentratissimo, fa parte della Fiorentina in questo momento. Se scenderà in campo darà tutto".

Su Biraghi. "Cristiano può giocare da terzo, per me il braccetto non esiste. Il terzo l'ha fatto molto bene in ritiro. Da quinto può giocare altrettanto bene come a Parma, così come Kayode può adattarsi naturalmente nei due ruoli. Mi piacciono i giocatori duttili e vedremo altri giocatori adattarsi. L'importante è mettersi a disposizione per la squadra".

Sulla Puskas Akademia. "Squadra temibile, sono primi in campionato e avanti rispetto a noi sulla preparazione. Giocano bassi e ripartono, subiscono poco e fanno gol. Le insidie ci sono, ma noi vogliamo passare il turno e abbiamo due partite a disposizione. Domani dobbiamo essere anche lucidi sul doppio confronto".

Sulla duttilità tecnica. "Aspettiamo la fine del mercato, una volta chiuso e con la rosa completata inizieremo a lavorare. Ancora ci sono diversi tasselli da sistemare. Poi capiremo il sistema di gioco e tante altre cose: non ci sarà niente di fisso".

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