Firenze, 28 aprile 2024 – Padrona del proprio destino. Anche in campionato. Potrebbe sembrare un controsenso, se riannodiamo i fili della memoria e torniamo a qualche settimana fa, quando i discorsi, in chiave Europa futura, sembravano passare esclusivamente dalle coppa Italia e Conference.
Per la Fiorentina, adesso, archiviata con rabbia e delusione la competizione nazionale, resta la rassegna continentale; ma la vittoria non banale contro la Salernitana ha ridato fiato e ossigeno al campionato, rimettendo nelle mani della formazione di Italiano il proprio destino.
Già, perché mettendo per un attimo l’incastro delle qualificazioni determinati da possibili vittorie nelle coppe di chi precede, la Fiorentina ha davanti a sé un gap che può essere colmato anche in previsione degli scontri diretti, con la Lazio e nel recupero contro l’Atalanta. Non un aspetto secondario, visto che il recupero proprio contro la squadra di Gasperini arriverà quando magari i giochi saranno fatti proprio per i nerazzurri.
Prima però, bisogna battere chi è dietro – il calendario in questo senso tende una mano robusta alla Fiorentina – a iniziare proprio dal Sassuolo. Neroverdi che arrivano ’disperati’ al Franchi (ore 20,45), dopo il rovescio casalingo contro il Lecce che ha fatto precipitare ulteriormente una situazione compromessa. Giocherà con l’acqua alla gola la formazione di Ballardini che però quando, al timone di altre squadre, ha spesso messo alle corde la Fiorentina, anche se tanti contrattempi hanno messo fuori causa pedine importanti. L’ultimo in ordine di tempo quello relativo a Defrel che salterà Firenze.
Italiano, dal canto suo, non può certo lasciarsi commuovere o distrarre dalle disgrazie degli avversari e deve puntare al sodo, con un occhio sempre al futuro prossimo, in chiave scelte degli undici da mandare in campo stasera e anche giovedì per la prima semifinale di Conference, sempre in casa, contro il Bruges.
Un passo alla volta e torniamo al Sassuolo. L’allenatore viola è orientato, come accaduto a Salerno, a fare una rotazione massiccia dei suoi effettivi a iniziare da Nico Gonzalez che potrebbe iniziare dalla panchina, così come Belotti (Nzola è rientrato in gruppo, ma non convocato) che anche a Bergamo era sceso in campo in condizioni non ottimali. Spazio a un assetto che non dovrebbe mutare nella sua identità, ma con gli interpreti da individuare – Ikone e Parisi in pole, Mandragora out per lobalgia –, a iniziare dal perno del gioco, chiamato ad agire alle spalle del centravanti. Non un aspetto secondario, come visto proprio nella sfida contro la Salernitana. Ma questa sarà tutta un’altra musica .
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