Firenze, Abodi sullo stadio: “La mancanza di risorse non causerà lo stallo. Le soluzioni si trovano”

Il ministro interviene sul Franchi. “Per le cose buone, fatte bene e insieme, i soldi non sono un problema”

Andrea Abodi

Andrea Abodi ministro dello Sport del Governo Meloni (Photo by Roberto Serra / Iguana)

Firenze, 3 ottobre 2024 – «Ho imparato che per le cose buone, fatte bene e insieme, i soldi non sono un problema. Anzi, non saranno le risorse che adesso mancano a determinare lo stallo del progetto. Il progetto vedo che comincia a interessare anche la società viola, c'è stato un riavvicinamento nei rapporti e quando ci si riavvicina e si parla in modo costruttivo e propositivo, le soluzioni si trovano». Lo ha detto il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, a margine del Festival nazionale di Economia civile, parlando dei lavori sullo stadio Franchi di Firenze. «Il governo farà la sua parte - ha aggiunto -. Firenze è parte di un progetto complessivo che punta a Euro 2032 ma non soltanto, il Comune di Firenze e la Fiorentina sono stati due degli interlocutori che abbiamo già ascoltato nel tavolo che abbiamo costruito con il ministero dell'Economia, c'era il sindaco» Dario Nardella, «con tutti i rappresentanti della società viola, quindi anche noi faremo la nostra parte, sanno quali sono gli strumenti che potremmo mettere a disposizione, l'armonia porta soluzioni. La soluzione è semplicemente andare avanti, il riavvicinamento delle posizioni, il dialogo che si è determinato tra il presidente Commisso ed il nuovo sindaco penso che porterà a chiarire tutto perché anche l'opinione pubblica ha bisogno di sapere esattamente quali saranno i tempi». Abodi ha poi spiegato che sul fronte degli stadi «non lavoriamo solo per Euro 2032 ma lavoriamo per le infrastrutture sportive di alto livello per la dignità di questa nazione» e ha aggiunto che «non metteremo risorse a fondo perduto, lo faranno Regioni e Comuni come è successo a Firenze, con risorse che arrivano comunque dal governo, ma metteremo strumenti finanziari, quindi stiamo immaginando un fondo immobiliare, strumenti legislativi di semplificazione, semplificazione degli strumenti di vendita dai Comuni ai privati, individuazione se necessario di un commissario che snellisca le procedure e renda le procedure in tutta Italia equivalenti cosa che non sempre succede».