Firenze, 31 ottobre 2024 – Scordiamoci il passato e concentriamoci sul presente inteso come Genoa. Per il futuro ci sarà tempo. La Fiorentina di Raffaele Palladino ha trovato la quadra tattica e di identità, anche senza il suo bomber, Kean. Ma proprio adesso i viola non possono mollare la presa o avere cali di tensione, perdendo tempo a specchiarsi nelle proprie virtù, che non sono poche. Troppo ghiotta la possibilità di macinare gioco e punti, soprattutto per riprendere con gli interessi quelli lasciati per strada in un avvio di stagione più difficoltoso del previsto. Acqua passata, si dirà nelle più banali frasi fatte che il calcio conosce. Eppure proprio da quelle difficoltà è nata la Fiorentina che nelle ultime quattro partite non ha praticamente sbagliato nulla, riempiendo gli occhi di chi storceva, prima, la bocca.
Oggi però si riparte da zero, con ulteriori grandi difficoltà, perché Kean, come detto, non ci sarà. Sollecitare oltre misura la caviglia, già provata, ha fatto pendere la bilancia per il suo forfait. Un bel guaio soprattutto per lo stato di forma invidiabile di Moise che è rimasto al Viola Park proprio per curare al meglio il recupero. Al suo posto ci sarà Kouame. Da valutare anche le condizioni di Cataldi e Comuzzo, col difensore più in bilico del compagno.
Ma potrebbe esserci spazio anche a qualche inevitabile rotazione, per i tanti impegni ravvicinati: in preallarme ci sono Richardson e Quarta. Ma anche Ikone per Colpani (nella logica di un turnover intelligente). Al di là di chi sarà nelle note iniziali, non dovrà mancare la convinzione di aggredire subito un avversario in difficoltà. E da qui si avrà una risposta concreta sulla capacità di essere cinica e spietata. Anche senza il suo bomber principe.
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