Firenze, 12 aprile 2023 - Insieme al tecnico della Fiorentina, in conferenza stampa da Poznan c'è Nico Gonzalez. Anche questa scelta testimonia quanto la partita sia ritenuta importante. Il club viola ha schierato davanti ai microfoni il calciatore probabilmente più noto nel panorama europeo, che se non si fosse infortunato avrebbe anche potuto fregiarsi del titolo di Campione del Mondo. Una rarità, insomma, vedere l'esterno argentino davanti al bancone della sala stampa. Ma Nico parla da leader, consapevole di essere uno di quelli che a questa squadra deve dare qualcosa in più. "Sarà una partita molto importante, mi piacciono queste partite, il Lech Poznan l'abbiamo studiato, è forte, ma vediamo domani di portare a Firenze un risultato positivo". Cosa significa per voi la partita di domani? "Per noi ogni partita è una finale, abbiamo trovato la strada giusta. Stiamo lavorando bene. Lunedì rigiochiamo, ma abbiamo preparato bene la partita e vediamo domani di mettere in campo quello che abbiamo provato". Quanto manca per rivedere il vero Nico Gonzalez? "Domani sarà una partita importante anche a livello personale, sento che posso far vedere tutto il mio valore. Per me questa sfida vale tanto. Vediamo se riesco a far rivedere il Nico Gonzalez che quando è arrivato qui faceva la differenza. Spero sia una bella serata per me e per la squadra". Sugli spalti ci saranno 43.000 tifosi, come si affrontano? "In campo siamo 11 contro 11, ciò che c'è fuori non importa. Sappiamo cosa dobbiamo fare, questa partita si vince con la testa e dando la vita su ogni pallone. Se facciamo quello, porteremo un risultato positivo a Firenze". Le voci prima del Mondiale e quelle di mercato hanno condizionato la stagione? "Quello è il passato, lasciamolo stare. Penso solo a domani che è la cosa più importante. Sento che sto tornando quel Nico che è arrivato la prima volta a Firenze. Devo continuare su questa strada, allenandomi tutti i giorni al massimo: vediamo se domani riuscirò a fare la differenza per la squadra". Dal dischetto è infallibile, qual è il segreto? "Quando prendi la palla devi stare tranquillo, sereno e concentrato. Quando calcio il rigore so di avere 10 giocatori che sperano faccia gol. La concentrazione mi fa stare sereno, così come il lavoro dei miei compagni. Devo fare tutto il possibile affinché la palla finisca dentro".
Alessandro Latini