ALESSANDRO LATINI
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Fiorentina

Gosens avverte il Panathinaikos: "Con l'aiuto dei tifosi ce la faremo"

L'esterno tedesco sarà titolare sulla corsia mancina. Parla da leader del gruppo accanto a Palladino in conferenza stampa

Robin Gosens

Robin Gosens

Firenze, 12 marzo 2025 - Insieme a mister Palladino c'è anche Robin Gosens in conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno con il Panathinaikos. Momento difficile, davanti ai microfoni si presenta uno dei leader del gruppo. "Sono sempre stato un giocatore a cui piace parlare con i compagni, lo farò anche domani ma ho già parlato molto anche in settimana. Sto provando a dare una mano a tutti. La partita di andata l'abbiamo analizzata molto bene, c'è stato un calo inspiegabile, menomale che c'è la partita di domani per rimediare".

Sente negatività intorno alla squadra?

"Lo sappiamo che la negatività è una cosa che influisce a livello mentale e fisico, tutto sembra più difficile e pesante. Non siamo nel momento che volevamo, ho sempre la sensazione che il gruppo sia positivo e consapevole di dover fare molto meglio. Anche io sto cercando di portare positività, so cosa può darci in campo anche domani. I tifosi saranno fondamentali per questo: l'obiettivo è passare il turno".

Dovete dare delle risposte alla gente?

"La responsbailità la sentiamo, ci fa male essere fischiati. Loro hanno diritto di farlo. Io personalmente quando vedo una persona in difficoltà provo a dargli una mano. Chiedo questo ai tifosi. Il momento non è facile, ma domani possiamo farcela tutti insieme. Le colpe ce le prendiamo anche noi, non solo il mister. Se poi perdiamo, si può parlare di tutto, ma i calciatori potevano fare molto meglio. Domani dal primo secondo il Panathinaikos capirà che c'è poco da fare".

Sulla questione del gioco che spesso non c'è…

"Le vittorie ti danno l'autostima e la fiducia in te stesso e ora stanno mancando. I risultati ti portano a giocare meglio. Noi ci prepariamo sempre bene, a volte le partite non vanno come vorresti. Quando non vinci perdi sempre un pezzetto di fiducia e di riflesso perdi anche qualcosa sul piano del gioco, ti senti meno di rischiare la giocata. Questa tensione che c'è non la dobbiamo portare in campo. Andiamo in campo e lottiamo come fratelli, sperando in un risultato positivo che ci dia autostima per il resto della stagione".

Come mai non riuscite a mantenere un gioco continuo?

"Siamo sempre in grado di reagire come squadra e questo è un nostro punto di forza. E' vero anche che qualche volta non siamo stati capaci di tenere il ritmo per novanta minuti. Ne stiamo parlando. Se il calcio fosse così facile per trovare una soluzione, lo avremmo fatto. La materia è complessa, la risposta la trovi vincendo le partite".

Alessandro Latini

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