FRANCESCA BANDINELLI
Fiorentina

Fiorentina: Biraghi e Castrovilli, due a caccia di rivincite

I due viola vogliono rilanciarsi dopo una stagione piena di luci e ombre

Cristiano Biraghi

Cristiano Biraghi

Firenze, 23 agosto 2021 - Due uomini in cerca di riscatto. Da una parte c’è Cristiano Biraghi, il terzino che ha soltanto accarezzato l’idea di finirete aggregato al gruppo di Mancini salito poi sul tetto d’Europa, dall’altra c’è Gaetano Castrovilli, che sì, 3 minuti, nell’ultimo Europeo li ha giocati, richiamato dopo lo stop di Pellegrini, ma per essere soddisfatto, il 10 viola ha bisogno di molto di più.

La sfida di riportare in alto la Fiorentina insieme al nuovo allenatore, Vincenzo Italiano, anche per questo, per loro, vale doppio. C’è da mettere in un angolo le tante critiche piovute sulle rispettive teste e, soprattutto, da tornare ad accendersi i riflettori addosso.

Biraghi, a dire il vero, qualche sassolino dalle scarpe, se l’è pure tolto. "Per molti sono un cane da bastonare - ha detto a Moena, dopo pochi giorni dal raduno della squadra -, ma non è un problema. Meglio rifarsela con me che con un giovane".

A buon intenditore, poche parole. In questo avvio di stagione nato nel segno della rivoluzione (intanto sotto il profilo del corpo tecnico chiamato a guidare la squadra), Biraghi ha messo la propria esperienza a disposizione del gruppo. Si è fatto leader, pronto a guidare soprattutto i più piccoli, ed ora punta solo a riprendersi tutto dal campo, rovesciando la prospettiva, in particolare dei detrattori.

Quei movimenti sulla catena di sinistra che, fin qui, hanno particolarmente ben impressionato, nascono dai suoi guizzi: è così che Biraghi sta rimettendo ogni cosa al proprio posto, col sudore e la voglia di fare. Che poi è la stessa di Gaetano Castrovilli. Si è unito al resto dei compagni in ritardo proprio per la sua partecipazione all’Europeo e adesso è costretto a rincorrere il tempo. A dire il vero, nel nuovo allenatore arrivato da Spezia, ha riconosciuto un po’ quella che è stata la filosofia di gioco assorbita in Nazionale: per questo vuole farsi largo il prima possibile.

Col Cosenza, si è visto sorpassare da Maleh, appena arrivato dal Venezia, ma già con la Roma tocca a lui dimostrare di essere pronto ad onorare al massimo la maglia numero 10, scelta per la seconda stagione consecutiva. C’è da convincere Italiano di essere lui uno dei pilastri da cui ripartire e poi da tornare a conquistare le attenzioni di Mancini in vista della ripartenza azzurra con sguardo al prossimo Mondiale. Castrovilli e Biraghi non aspettano altro, sono loro i gladiatori pronti a combattere per riportare la Fiorentina tra le big del calcio italiano, lì dove è sempre stata.