Il turnover e i limiti della “Fiorentina 2”: a Cipro un campanello d’allarme

In tutte e tre le partite del girone di Conference League il primo tempo giocato dalle seconde linee è stato al di sotto delle attese, ma dopo due successi, con l’Apoel l’ingresso di cinque titolari non ha cambiato la situazione

La delusione dei viola dopo  il ko di Cipro

La delusione dei viola dopo il ko di Cipro

Firenze, 8 novembre 2024 – Tre partite nel girone unico di Conference League e tre copioni (quasi) uguali per la Fiorentina: primo tempo giocato dalle seconde linee con i viola in difficoltà, poi nella ripresa (anche con l’ingresso di alcuni titolari) si ribalta la situazione. Copioni “quasi” uguali perché nella serata di Cipro l’ingresso di cinque titolari (Beltran, Dodo, Ranieri, Gosens e Bove) non è bastato a ribaltare il disastroso 2-0 del primo tempo. Così, i viola sono invece riusciti nell’impresa (davvero notevole) di perdere contro l’Apoel di Nicosia, una squadra decisamente modesta.

A Firenze contro i gallesi del New Saints, devono entrare Gudmundsson e Kean per dare nuova spinta ai gigliati. 

In casa degli svizzeri del San Gallo, in verità, la rimonta parte da Sottil e Ikoné (due seconde linee), ma sono decisivi gli ingressi di Beltran, Comuzzo, Cataldi e Gosens.

A Cipro buio pesto e un campanello d’allarme per la Conference League: il turnover deciso da mister Palladino è scelta più che comprensibile, dovendo affrontare diversi impegni, ma va fatto con più parsimonia per evitare figuracce come quella con l’Apoel.

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