Firenze, 7 aprile 2024 – Vincere (o almeno provare a farlo) per dare una continuità a quanto di buono e bello, la Fiorentina ha fatto vedere in coppa Italia, contro l’Atalanta.
Vincere per non far spegnere quel lumicino che potrebbe ancora portare la squadra viola in Europa, seguendo la strada del campionato.
Vincere perché... perché dall’altra parte ci sono quei due, Chiesa e Vlahovic, che nonostante le coccole di Firenze, la maglia viola proprio non volevano indossarla più.
Tre buoni, buonissimi, motivi per dare un significato alla partita di questa sera. Quella che metterà la Fiorentina davanti a una Juventus che, proprio come i viola, sta vivendo una stagione segnata da alti e bassi. Però gli stimoli e gli spunti per considerare la gara di Torino una di quelle sfide da dentro o fuori ci sono tutti. E anche per questo, Italiano farà di tutto per mettere in campo la formazione più affidabile, lasciando stare concetti del tipo: turn over in direzione Conference o (meno che mai) campionato ormai sacrificabile per puntare tutto sulle coppe.
Ok, i numeri sostengono bene motivi del genere, ma l’orgoglio è un ottimo compagno di viaggio, specie quando c’è da confrontarsi con quel colore. Il bianconero della Juve.
E poi occhio (e largo) alle ambizioni personali. Che dire di ragazzi come Belotti e Nico Gonzalez che sanno bene quando essere i firmatari di un danno alla Juve possa avere un valore (appunto anche personale) doppio. Il Gallo nei derby, quando indossava la maglia granata, era considerato l’eroe su cui puntare. I suoi gol, ieri per il Toro come oggi per la Fiorentina, come momento esaltante e decisivo per mettere alle corde la Juve.
E poi, appunto, Nico. Leader maximo della Fiorentina, di questa Fiorentina, e che per la verità non ha ancora (nell’arco di questa stagione) espresso al meglio le sue qualità, il suo essere numero uno.
Dall’altra parte , dicevamo, l’aria bianconera sembra ormai e più che mai legata al rendimento di Vlahovic e di Chiesa. Ragazzi terribili, cresciuti e diventati grandi nella Fiorentina e poi scappati in fretta. Una motivazione in più per Italiano e chi nella Fiorentina ha creduto sempre e comunque e vuole ancora provare a portarla il più in alto possibile. Nelle coppe, è vero, ma c’è ancora un bel pezzetto di campionato da onorare. A cominciare dalla sfida con la Juve.
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