Moena (Trento), 27 luglio 2021 - In un trionfo di fiorentinità, Lorenzo Venuti, fiorentino, da sempre tifoso gigliato e nuovo leader del gruppo viola, parla dal ritiro di Moena sottolineando la sua gioia nell'aver trovato continuità in viola e per essere diventato un punto di riferimento sia per i compagni di squadra che per i tifosi. C'è spazio anche per i complimenti al nuotatore Lorenzo Zazzeri (medaglia d'argento olimpica nella 4x100), fiorentino e a sua volta tifoso viola: "Un Italiano che trionfa è sempre motivo di orgoglio per tutti, se poi è fiorentino e tifoso allora ancora meglio". Venuti parla anche di Dusan Vlahovic e del suo futuro.
Venuti, lei è diventato uno dei leader dello spogliatoio,
"E' un sogno che si avvera, è sempre stato il mio obiettivo quello di affermarmi qua. Sono contento di aver trovato continuità, spero di poter proseguire così. Per me è un motivo di orgoglio che tifosi e compagni si siano accorti del fatto che cerco sempre di dare tutto. Sarebbe bello un domani avere tanti fiorentini in squadra.
Sogna la fascia da capitano. E cosa può trasmettere ai suoi compagni?
"Posso cercare di trasmettere cosa significhi giocare per questa maglia, questa società e questa città. La fascia da capitano che ho indossato in amichevole qui a Moena per me è motivo di grande orgoglio, ma il capitano l'abbiamo ed è Pezzella e finché sarà qui sarà lui il punto di riferimento da seguire. Se poi dovesse andare via vedremo"
Come cambia il suo gioco con il 4-3-3?
"Mi trovo più a mio agio con una difesa a 4 che a 5. Sono contento della filosofia del mister, molto propositiva con tanta costruzione dal basso. Un possesso palla per andare avanti a fare gol, non fine a sé stesso. Lirola? E' un valore aggiunto per la squadra, è bravo e lo ha dimostrato, poi non so cosa deciderà".
Quale può essere la caratteristica decisiva di Italiano?
"Per lui parla il fatto che sia un vincente a livello mentale, come ha dimostrato ottenendo vittorie partendo dal basso e salvando lo Spezia dandogli un'identità. E' un allenatore che studia molto calcio, attentissimo ai particolari per creare meccanismi autonomi".
Quanto è stato importante per lei Prandelli che lo scorso anno la definì il nuovo Jorgensen?
"Prandelli mi ha dato molta continuità per giocare da titolare, trovando fiducia e minuti. E per un giocatore è molto importante
Primo obiettivo la salvezza, come ha detto Bonaventura?
"Sono d'accordo con Jack. Negli ultimi anni siamo partiti con la 'bocca larga', 'si va di qua si va di là', 'andiamo in Europa' e ci siamo trovati a lottare per obiettivi diversi. Dobbiamo partire con umiltà e trovare un'identità, questo è fondamentale".
Come tifoso, perché Vlahovic dovrebbe restare in viola?
"Dusan ha un futuro inimmaginabile davanti. E' giusto che insegua i suoi sogni. Sono tifoso, ma non metto paletti ai giocatori. Chi è qua deve volerci stare. E Dusan se vuole starci è giusto che rimanga, e lo sta dimostrando in campo. Perché se non ci volesse stare non si allenerebbe come si sta allenando. È giusto poi che insegua i suoi sogni e che vada dove pensa che possa aiutarlo ad arrivare più lontano possibile”.