ROBERTO DAVIDE PAPINI
Fiorentina

Fiorentina, Vlahovic verso la Juve: rabbia e delusione sui social. "Stupidi noi sognatori"

I commenti sul web dei tifosi viola e quel fastidio per il profilarsi dell'ennesimo passaggio di un campione da Firenze ai bianconeri

Dusan Vlahovic verso l'addio (Germogli)

Firenze, 25 gennaio 2022 - "Stupidi noi sognatori che ce la prendiamo e non abbiamo ancora capito niente di che cos’è il calcio moderno". L'amaro commento di un tifoso sul sito fiorentina.it  fotografa una gran parte dei commenti sui social sull'imminente passaggio di Dusan Vlahovic alla Juventus. Rassegnazione, delusione, rabbia (non manca chi pubblica le foto degli striscioni offensivi contro il centravanti serbo apparsi nella notte) e particolare fastidio per l'ennesimo passaggio di un campione cresciuto in viola alla rivale di sempre. I casi di Bernardeschi e di Chiesa bruciano ancora e ora sempre di più. 

C'è rabbia verso il serbo, mentre è ancora presto per appassionarsi a possibili sostituti, a partire dal brasiliano Cabral. Per questo ci sarà tempo, anche se pure qui c'è ironia: "Se diventa forte tra due anni va alla Juve pure lui, come tutti".

Sui social il popolo viola si divide: chi se la prende con la società ("70 milioni non valgono l'onore di una città", commenta uno; Cecchi Gori è l'unico presidente a non aver mai ceduto nessuno alla Juve", chiosa un altro) e chi invece la difende perché "ha scelto il giocatore, che doveva fare la società, perderlo a zero?".

Il tema centrale, però, anche sui commenti sulle pagine Facebook della "Nazione" è il fatto di sentirsi "il vivaio della Juventus" e c'è chi si chiede come faccia il club bianconero a spendere tutti questi soldi.

Ma alla fine i soldi non sono il tema, ma quello della maglia, delle promesse (Vlahovic ha detto di voler portare la Fiorentina in Europa), della gioia di vedere un campione con la maglia viola per poi vederlo indossare quella bianconera. E ogni volta ci si resta male, perché in fondo e nonostante tutto, sì è vero il calcio moderno sarà pure così, le bandiere non esistono più, ma la scelta giusta è quella di restare dei sognatori. Ecco, magari, vincendo ogni tanto qualche cosa sognare riesce anche meglio.