Firenze, 2 ottobre 2021 - Abile nel dribblare le (scontate e inevitabili) domande sul tormentone del contratto di Vlahovic, Vincenzo Italiano presenta la sua prima sfida in panchina contro Luciano Spalletti che è alla guida di un Napoli in salute e primo in classifica. Per il tecnico della Fiorentina "sarà una partita molto difficile contro la prima in classifica e la più in forma del campionato".
Come fermare Oshimen?
"Mi viene di fare una battuta: abbiamo provato a togliere profondità a Oshimen, ma poi ci troveremo con Insigne, Politano, Lozano vicino all'area di rigore. Loro hanno tanti punti di forza, non solo uno. Non c'è un pericolo solo per noi. Dobbiamo essere perfetti, attenti ed equilibrati"
Vlahovic rischia di soffrire la pressione che c'è intorno al suo contratto?
"Di Vlahovic abbiamo già parlato, è una questione sua personale. Sono cose risapute, lui va in campo e si impegna. Sta trattando dall'inizio dell'anno e lo vedo sempre uguale, è sereno, concentrato, si impegna E' un ragazzo molto più maturo dell'età che ha. A me interessa la sua serenità, poi la società faccia i suoi interessi. Nessuno potrà rovinare la nostra stagione".
La Fiorentina ha dimostrato a Udine di essere capace di cambiare pelle tattica durante la gara.
"Dobbiamo saperci adattare al cambiamento che propone la gara, finora lo abbiamo fatto vedere diverse volte"
Qualè il suo obiettivo con questa squadra?
"Lo stesso della società: stare nella parte sinistra della classifica. Poi se continuiamo a crescere e a esprimerci così non ci saranno limiti, perché è una squadra giovane e con entusiasmo. Se l'entusiasmo è anche dei tifosi, se ci trascinano, può venire qualcosa di importante".
Torreira sembra molto inserito nella squadra
"Torreira non lo scopro io, ha dinamismo e qualità, sa giocare anche in modo rapido, fa scelte corrette. Non giocava da tanto tempo, deve migliorare dal punto di vista della condizione fisica. Sono contento di come si è inserito".
Manca solo Callejon, là davanti, all'appuntamento con il gol
"E' vero, ma sono sicuro che con la sua intelligenza troverà lo spunto per il gol. Bisogna ricordare che lo scorso anno ha giocato pochissimo, riprendere il ritmo a grande intensità non è semplice. A Udine è arrivato stanco, ma eravamo in tanti stanchissimi, non ci aspettavamo il ritorno così forte dell’Udinese, ci ha fatto correre più del previsto.Succede. In questi casi l’intelligenza paga, l’aiuto che ha dato Josè a Odriozola nel finale è stato importante. Però si, sono qui che aspetto che timbri in zona gol".
E' il primo confronto con Spalletti che ha speso parole molto lusinghiere su di lei
"Da parte sua queste parole fanno un immenso piacere. Penso che lui sta dimostrando di saper dare subito una grande identità, si vede la sua mano, la sua squadra gioca un grande calcio".