GIAMPAOLO MARCHINI
Fiorentina

Bologna Fiorentina, pagelle viola: Comuzzo non si risparmia. Gosens, pomeriggio difficile. Kean lotta

I voti alla sfida di De Gea e compagni. Dodo: tanto movimento, ma non sempre la scelta è quella giusta. Ranieri apparso più nervoso del solito. Cataldi sfortunato

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Ranieri durante la sfida con il Bologna. La Fiorentina torna dal Dall'Ara con una sconfitta

Firenze, 16 dicembre 2024 – Ecco le pagelle della Fiorentina nella sfida in trasferta contro il Bologna.

De Gea 6,5 - La deviazione di Ranieri lo prende in controtempo, ma era piazzato, quando Dominguez coglie il palo. Pronto sulla girata di Pobega che disinnesca in presa bassa. Prontissimo su Odgaard, ma niente può sulla conclusione da due passi del norvegese.

Dodo 5,5 - Tanto movimento, purtroppo non sempre la scelta è quella giusta, ma spesso e volentieri è efficace. Più complicata la partita nella ripresa quando dalle sua parti si piazza Odgaard. E se lo perde sbagliando l’anticipo con il norvegese che batte a colpo sicuro per l’1-0.

Comuzzo 6 - Si prende cura di Castro, in particolare; in generale degli avanti avversari e si disimpegna con qualche patema, senza mai rischiare veramente. Chiude la partita stremato perché non si risparmia mai.

Ranieri 5,5 - Il suo temperamento, non concede sconti, ma stavolta è apparso più nervoso del solito. Deviazione provvidenziale sul tiro di Castro che poi finisce sul palo nell’unica vera occasione concessa direttamente.

Gosens 5 - Un pomeriggio difficile – ci può stare – che non era iniziato male per il tedesco. Ma dalle sue parti trotterella Ndoye e Robin cerca di disinnescarlo anche con eleganza, non riuscendo però a salire con continuità, proprio per non perdere di vista il temibile avversario. Poi arriva anche Dominguez e sono dolori. Il talentino è vispo, rapido e le situazioni che crea lo mettono in difficoltà. Dall’81’ Parisi

Adli 5,5 - Il regista gioca di posizione e sovrapposizione, per innescare la manovra sulle corsie, ma anche per linee centrali. Ma la ’gabbia’ su di lui funziona e con il passare dei minuti non riesce a incidere come dovrebbe, pur cercando di alimentare la manovra. Sottotono.

Cataldi 6 - Avrebbe anche la palla buona: Gudmundsson lo mette a tu per tu con il portiere che si salva alzando sopra la traversa. E' sfortunato quando non riesce a intervenire sul traversone basso di Dominguez che arriva sui piedi di Odgaard. Dal 70' Richardson 5,5 - Entra per dare equilibrio e verticalità in un centrocampo che balla.

Colpani 5 - I primi minuti sembrano incoraggianti, perché si propone con continuità, salvo poi piano piano esaurire la spinta propositiva e anche in copertura soffre. Nella ripresa va in affanno come tutti. Dal 70’ Ikone - 6 Prova a dare il suo contributo. Peccato per quel tiraccio finito alto.

Beltran 5,5 - Controllo e senso della posizione. Si riscopre universale, andando anche a frequentare la fascia sinistra, ma si vede che è un adattato. Meglio da sottopunta, ma se lo costringi a fare più coperture che sovrapposizioni il conto non torna. Dall’81’ Kouame.

Gudmundsson 6,5 - L’elettricista che accende il planetario. Ne avevamo avuto il sentore a singhiozzo prima; dopo il primo tempo del Dall’Ara è una certezza. Svaria su tutto il fronte offensivo, e non solo, portando spesso fuori posizione Lucumi. Giocate non banali e mai esagerate. Reclama per un rigore che appare evidente. Esce dopo un’ora: l’autonomia è quella, ma la strada è giusta e la Fiorentina ha bisogno del suo fuoriclasse. Dal 59’ Sottil 6 - Prova a incidere con la sua corsa e reattività, ma si ferma a metà strada.

Kean 6 - Il benvenuto dopo pochi secondi, con una tirata di capelli da parte della difesa rossoblù. Poi testa bassa a lottare e allungare. Un trattore quando difende il pallone per poi girarsi. Ha sempre Lucumi in prima battuta e Beukema in seconda, ma non arretra

All. Citterio 5,5 - Il lutto che ha colpito Palladino (condoglianze al tecnico da parte della redazione sportiva, ndr) lo costringe a guidare la squadra in una gara delicata. Nel primo tempo le risposte paiono essere quelle giuste anche se in un contesto psicologico non facile. Nella ripresa la squadra cala anche fisicamente e le mosse per scuoterla non danno le risposte sperate.

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