
Fiorentina-Lecce, Gosens decide la partita con un gol di testa (Foto Germogli)
Firenze, 1 marzo 2025 – Ecco le pagelle viola di Fiorentina-Lecce.
De Gea 6 - Attento su Krstovic che non lo impressiona più di tanto. Si salva d’istinto sul Karlsson e alla fine sarà la parata determinante, considerato che nel finale Veiga lo grazia, fallendo l’occasionissima del pari.Pongracic 6 - L’ex di giornata schierato a destra nella linea a tre senza infamia e senza lode. Pochi i pericoli dalla sua parte e lui si adegua, restando nelle zolle che gli sono state affidate. Sui palloni alti non perde i duelli. Dal 81' Comuzzo sv.
Pablo Mari 6,5 - Rischia un mezzo pasticcio quando rinvia su Ranieri in piena area e rimette in gioco Karlsson. Ma è l’unico vero momento di distrazione in una partita di grande applicazione e attenzione.
Ranieri 6 - Partita precisa quella del capitano che sorveglia con attenzione le iniziative di Krstovic che incrocia spesso dalle sue parti. Ma senza troppe velleità. Più pericoloso Berisha, ma se la cava anche con il mestiere.
Dodo 6,5 - Sulla seconda accelerata della gara arriva il traversone giusto. Avergli levato venti metri di campo giova al brasiliano che è più lucido. Si fa sorprendere nel finale dall'iniziativa di Melo Veiga che si mangia il pari davanti a De Gea. Dall'88' Moreno sv.
Mandragora 6 - Non è una prestazione che ti resta negli occhi, perché il suo è sempre e comunque un lavoro sporco e che, come si dice, ’qualcuno deve pur fare’. Non arrivano idee, ma non è questo il suo mestiere.
Cataldi 6 - Schierato perno del centrocampo, prova a alimentare la manovra da geometra quale è. Preferisce la massima cautela, soprattutto dopo il gol del vantaggio. Cioè da subito. Dal 69’ Fagioli 6 - Aggiunge un po’ di brillantezza in un momento di difficoltà. Servono le sue idee.
Ndour 6 - La prima da titolare la gioca con personalità, anche se il suo compito è chiaro e privo di eccessive pressioni. Deve sostenere Dodo, sorvegliare Gallo e andare subito sul portatore di palla avversaria che esce dai break. Cresce con il passare dei minuti. Sarà utile.
Gosens 7 - Prima diagonale offensiva che paga dividendi pesanti: l’inzuccata è giusta. Come la posizione del tedesco psicologo. Stringe su Morente quando deve ripiegare. Si sacrifica in una provvidenziale diagonale quando chiude su Helgason, lanciato a rete. Ci mette del suo nel forzare il rigore poi fallito. Fondamentale nell’arginare l’assalto finale del Lecce, sacrificandosi come solo un campione sa fare nei momenti difficili dell’anno.
Zaniolo 5 - Ci prova, lotta ma le occasioni per lasciare il segno sono davvero poche, anche perché spesso riceva il pallone spalle alla porta e quello non è certo il suo mestiere. Dall'88' Gudmundsson sv - Si rivede a sorpresa tra i convocati e va anche in campo per ritrovare ritmo. Potrebbe chiudere la partita in pieno recupero, ma non va. Sarebbe stata un’iniezione di fiducia.
Beltran 5.5 - Spesso si ritrova a galleggiare sulla trequarti, pur dovendo giocare più avanti. Sbaglia il rigore per chiudere il conto ma non si arrende. Sfortunatissimo quando colpisce la traversa che genera una pericolosa ripartenza di Viega. Sarebbe stata la beffa.
All. Palladino 6 - Si gioca la partita più delicata della stagione affidandosi alle sue certezze (difesa a 3), sistemando il reparto che più era in affanno, il centrocampo, aggiungendo un uomo e alzando gli esterni difensivi. Mossa che paga immediatamente nell’azione del gol. Ancora non c’è brillantezza che però servirà presto
Continua a leggere tutte le notizie di sport su