Firenze, 4 ottobre 2024 – Ecco le pagelle di Fiorentina-New Saints.
Terracciano 6 - Torna tra i pali, ma nessuno, per larghi tratti, se ne accorge perché la partita non crea particolari problemi, se non nei primissimi minuti. Una serata di coppa e di tranquillità. Nella ripresa una presa bassa per disinnescare un traversone basso. Per il resto solo routine.
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Kayode 6 - Di stima. Gioca più prudente rispetto al collega di corsia opposta. La sua spinta si esaurisce. O meglio, non si innesca secondo le sue qualità, nonostante davanti ci siano avversari non irresistibili e potrebbe osare di più. Però dalla sua parte non si passa.
Dal 58' Dodo 6,5 - Si capisce perché gioca lui con continuità. Impatto importante e tanti palloni messi nel mezzo.
Moreno 5,5 - L’avvio è timoroso e si complica la vita oltre il lecito. Cresce con il passare dei minuti e aumenta la fiducia. La personalità non gli manca. Bisognerà rivederlo per capire davvero quanto potrà dare alla causa viola.
Biraghi 6 - Ormai è diventato un universale della difesa. Nello spazio di due mesi è passato dall’essere il quarto di sinistra, il ‘braccetto’ mancino, il capitano ‘non giocatore’ e il centrale nella difesa a 4. Evidentemente non soffre di crisi di identità.
Parisi 5,5 -Dovrebbe giocare sulla linea, ma prova ad alzarsi per tenere basso Holden, l’uomo più temibile dei gallesi. Fa tanti chilometri, talvolta a scapito della lucidità. Quello che non manca è la tenacia. Potrebbe provare a spingere di più, ma resta troppo sulle sue.
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Mandragora 6 - Incrocia la zona di Smith, proteggendo il palleggio di Adli. Sfortunatissimo quando calciando prende l’incrocio e gli cede il ginocchio sinistro d’appoggio. Esce con gli occhi lucidi e questo non lascia presagire niente di buono. Dal 45’ Richardson 6 -Vivace, entra bene in partita con personalità. Ha tecnica che usa con tranquilla eleganza.
Adli 6,5 - E’ fuori discussione che sia l’uomo di centrocampo con il maggiore senso del gioco e nella capacità di interpretare la partita. Meriterebbe più minuti anche in campionato, non fosse altro perchè detta ritmi e verticalità, provando sempre l’imbucata che taglia il campo. Talvolta è poco preciso, ma tocca tanti palloni e può capitare. Lucido quando serve. Non è un caso che il gol arrivi proprio da lui.
Dall’83’ Cataldi
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Ikoné 5 - Litiga spesso con se stesso e con l’ultima decisione con scelte infelici. Bisognerebbe capire se guarda i video delle gare: probabilmente il suo dribbling invidiabile non rimarrebbe un esercizio di stile, ma un’opzione letale. Meglio nella ripresa.
Beltran 5 - Cerca fortuna e un po’ di riscatto. Ha voglia e si vede, ma le occasioni a disposizione sono poche. Prova a trovare più spazio (e palloni giocabili) accorciando sulla mediana. Tante tracce accompagnate da pochi risultati concreti. C’è da chiedersi quale davvero possa essere il suo ruolo. In questo caso Palladino lo spedisce sulla trequarti. Rischia di perdersi. Dal 58' Kean 6,5 - Il momento d'oro prosegue. Giusto il tempo per sistemarsi e comodo appoggio a porta vuota. Sfiora anche il raddoppio.
Sottil 5 - Primo tempo di posizione, anche perché si sceglie di giocare spesso dalla parte opposta. Ma questa non può essere una scusa: quando ha il pallone crea, senza però essere concreto con scelte discutibili. Gli avversari non erano irresistibili. Dal 58' Gudmundsson 6 - Gas al minimo, anche perché il gol di Adli contribuisce ad abbassare la tensione. Quello di Kean ancora di più.
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Kouamé 5,5 - Si piazza centravanti e Roberts gli nega il vantaggio distendendosi sulla sinistra. Generoso nelle rincorse e nel costante tentativo di dettare il passaggio vincente. Confusionario. Partecipa all’assalto nella ripresa.
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ALL. Palladino 6 - Serviva la vittoria ed è arrivata. Con fatica; come del resto accade quando si pensa che sia una formalità. Un primo tempo difficile da decifrare, anche perché sceglie di rimanere ancorato alla linea a 4. Non sarebbe di per sé un male. Magari con interpreti diversi. La risolve nella ripresa con i cambi che incidono. C’è ancora tanto da lavorare.
Arbitro Gishamer 6 - Poco da segnalare; le situazioni pericolose restano sulla carta. Le ammonizioni di Kouame e Williams legittime. Probabilmente ne manca una per un intervento di Moreno a ‘forbice’. Meglio così per i viola.
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