Firenze, 20 gennaio 2025 – Ecco le pagelle viola di Fiorentina-Torino:
De Gea 6 - Tameze cerca di spaventarlo subito, ma la parata è facile. Resta inoperoso, salvo l’ordinario, per buona parte della gara. La traversa lo aiuta su Coco, ma niente può sul gol di Gineitis. Ma su Masina risponde presente.
Dodo 5,5 - L’inizio di partita è incoraggiante, poi piano piano perde smalto, anche perché Karamoh dalla sua parte lo tiene più basso del solito. Deve tenere d’occhio anche la mediana avversaria, ma in generale è da qualche partita che è meno brillante. Come tanti altri.
Comuzzo 4,5 - Salvate il soldato Comuzzo. Ma più che altro, a differenza del film di Spielberg, ora c’è la necessità di proteggerlo. Forse siamo stati abituati male, perché è sempre un ragazzo di 20 anni alla prima stagione da titolare ci sta che possa fare qualche errore. Ma il fatto che è da qualche gara che non gira dovrebbe consigliare prudenza e magari un turno di riposo. L’errore in coabitazione con Adli è grave. Gli inserimenti di Vlasic lo mettono in apprensione. Ma è in affanno per tutta la gara. Da tutelare.
Ranieri 6 - Sempre preciso nelle chiusure e nel tenere la linea compatta. Dalla sua parte staziona Ché Adams, ma lascia poche tracce anche per merito suo. Nella ripresa fa più il mediano aggiunto che il difensore, soprattutto dopo il pari. E’ il più arrabbiato di tutti.
Gosens 6 - Meriterebbe di più, soprattutto per quello che dice nel dopo partita. Sul campo è in ripresa e il contrattempo fisico pare alle spalle. E’ uno dei pochi che spinge e dai suoi piedi nasce sempre qualcosa. Cala alla distanza
Adli 4,5 - Velocità da crociera ma attenzione alle coperture per impedire gli inserimenti di Tameze e Ricci in seconda battuta. E’ meno brillante nelle intuizioni e potrebbe anche andare bene così. Poi confeziona il pasticcio con Comuzzo che Gineitis trasforma con sicurezza.
Mandragora 6 - Prezioso collante tra reparti, con maggiore propensione alla copertura che non alla verticalizzazione. Kean gli toglie il pallone del possibile vantaggio. Uno dei pochi con idee chiare: dovrebbe prendersi qualche responsabilità in più. Dal 76’ Sottil
Folorunsho 6,5 -Incrocia Dembele ma tiene anche d’occhio Vlasic. Provoca il secondo giallo a Dembele con intelligenza e forza fisica. Sembra essere qui dall’inizio per come si è inserito nei meccanismi e nei tempi di gioco. Innesto preziosissimo come impatto.
Gudmundsson 6 - Il primo lampo è subito in verticale per mettere in porta Kean. Poi come un diesel prende campo e piano piano guadagna metri e aumenta la qualità delle giocate, pur essendo ancora lontano dal vero Gud. Sulla strada per tornare a essere determinante. Dal 76’ Beltran 5,5 - Ha sui piedi a centro area il pallone buono, ma calcia malamente. Sarebbe cambiato il mondo e anche la storia della partita.
Colpani 4,5 - Resta sempre quella strana sensazione del vorrei ma non riesco. C’è solo il lampo che propizia il vantaggio viola: grande girata al volo in mezzo all’area. Un’eccezione, perchè poi non ne infila una giusta. E’ ufficialmente un caso. Dal 88’ Kouame sv.
Kean 7 - Gol numero 12 in campionato (16 in stagione) di rapidità ed astuzia che confermano quanto sia determinante per la Fiorentina. Lotta e sbuffa come sempre. Resta sempre in partita aiutando la squadra a salire e non solo spalle alla porta. Velocissimo sulla ribattuta di Milinkovic e di testa firmare il vantaggio. Il portiere gli nega il raddoppio d’istinto dopo una grande conclusione. All’inizio ha altre due occasioni ma pasticcia. La Fiorentina è lui in questo momento. Buone notizie per il ct Spalletti.
All. Palladino 5 - E’ il momento più difficile. La Fiorentina inizia bene e l’innesto di Folorunsho dall’inizio come quello di Gud sono scelte logiche. Con il passare dei minuti però i viola perdono certezze preda di titubanze a paure per certi versi incomprensibili. Non convincono i cambi, soprattutto quello di Colpani a due minuti dalla fine. Ora deve lavorare sotto l’aspetto mentale perché la Fiorentina ha smarrito la sua identità.
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