GIAMPAOLO MARCHINI
Fiorentina

Fiorentina-Udinese, le pagelle viola: Kean tenace, regalo sciagurato di Ranieri

Una squadra dai due volti che è andata in vantaggio con merito, salvo poi non spingere ancora per chiuderla, e andare in grande difficoltà nella ripresa

Kean in Fiorentina-Udinese (Foto Germogli)

Kean in Fiorentina-Udinese (Foto Germogli)

Firenze, 23 dicembre 2024 – Ecco le pagelle viola di Fiorentina-Udinese

De Gea 6 - Praticamente inoperoso per tutto il primo tempo, ma si deve arrendere al diagonale preciso e imprendibile di Lucca. Immobile sulla rovesciata del centravanti che si stampa sul palo. Poco può su Thauvin.

Kayode 5,5 - Torna titolare dopo tanto tempo e almeno all’inizio non sfigura, limitandosi comunque all’ordinario senza rischiare e senza perdere le distanze con Zemura che prova sempre a saltarlo. Con il passare dei minuti perde la spinta propositiva e anche lui va in affanno.

Comuzzo 6 - Cliente difficile, Lucca che staziona dalle sue parti e lui cerca sempre l’anticipo facendo sentire il fisico. Può poco quando il centravanti avversario batte di prima intenzione De Gea per il pari. E’ il più giovane ma è il più sicuro del reparto.

Ranieri 4,5 - Nel primo tempo guida il reparto con il consueto piglio e non disdegna qualche sortita offensiva che non trova però sbocchi efficaci. Poi il regalo sciagurato a Thauvin, abile a servire il preciso Lucca che di fatto toglie certezze a tutto il gruppo che non riesce più a emergere. Una macchia che cambia l’inerzia della partita. La Fiorentina sbanda, perde i riferimenti e si scopre fragile, incapace di reagire, come il suo capitano.

Gosens 5,5 - Incrocia le zolle con Thauvin che parte molto largo e il tedesco è costretto a non perderlo di vista per non essere messo nel mezzo. Troppo timido però quando dovrebbe uscire sul mancino bianconero che la piazza nell’angolino. Dal 86’ Parisi sv.

Adli 6 - Gara di sacrificio del franco-algerino che, dopo il rigore di Kean (azione nata da una sua intuizione), si piazza davanti alla difesa e più che altro fa da baluardo. Più in difficoltà rispetto al normale quando la Fiorentina è chiamata a recuperare. Dal 61’ Mandragora 6 - Entra per dare sostanza al centrocampo.

Cataldi 6 - Segue e accompagna l’azione offensiva, senza perdere di vista la costruzione. Almeno in avvio. Poi anche lui non riesce a tenere stretti i reparti ed è costretto a inseguire tutto e tutti, ma non molla mai è questo è un marchio di fabbrica.

Colpani 5,5 - E’ vero che si sacrifica in fase di copertura (non è un aspetto secondario), ma da lui ci si aspetta un contributo più palpabile in attacco dove dovrebbe creare sovrannumero e conclusioni che però restano incompiute. Dal 69’ Ikone 5,5 - Avrebbe la palla buona per i pari ma non la angola a sufficienza.

Beltran 5 - A galleggio tra le linee si nota più per la caparbietà nell’inseguire e contrastare gli avversari che nella costruzione del gioco. Ma in questa gara ci sarebbe bisogno di incidere maggiormente, attingendo alle sue doti che da sottopunta non sono banali. Dal 61’ Gudmundsson 5,5 - Stavolta il suo contributo resta modesto.

Sottil 6 - Prima accelerata e Kristensen lo stende: rigore (serve il Var). Poi tanto lavoro per provare a strappare e tenere sul chi va là Ehizibue che ha gamba e tecnica per spingere sulla rotaia di sinistra viola. Poi cala, come tutti e resta ai margini. Dal 69’ Kouame 6 - Decisamente meglio di altre volte. Basta poco.

Kean 6,5 - Torna a segnare dal dischetto dopo gli errori con Milan ed Empoli, andando in doppia cifra già alla giornata numero 17. Non accadeva per un viola dai tempi di Chiesa, Federico. Non sveltissimo quando Cataldi lo mette davanti al portiere, ma si fa anticipare in maniera quasi ingenua. Quello che lo contraddistingue del Kean di altre piazze è la tenacia con cui resta dentro la partita pur con alterne fortune e lucidità.

All. Palladino 5,5 - Una squadra dai due volti che è andata in vantaggio con merito, salvo poi non spingere ancora per chiuderla, e andare in grande difficoltà nella ripresa. Dopo quello di Bologna, un altro secondo tempo sotto tono e su questo dovrà riflettere in questi giorni. In certi frangenti, magari, servirebbe un uomo nel mezzo in più per non andare in affanno

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