ANDREA GIANNATTASIO
Fiorentina

Palladino senza filtri: «Tensione con Pradè falsità. A Verona con la massima attenzione»

Il tecnico viola a due giorni dalla gara del Bentegodi: «È bene che venga messo in discussione: le responsabilità sono mie se le cose vanno male»

Il tecnico della Fiorentina Palladino nella sfida contro il Como. Sullo sfondo l'allenatore dei lariani Fabregas (Fotocronache Germogli)

Il tecnico della Fiorentina Palladino nella sfida contro il Como. Sullo sfondo l'allenatore dei lariani Fabregas (Fotocronache Germogli)

Firenze, 21 febbraio 2025 – La settimana, in casa viola, non è stata certo delle più facili. Tra il cocente ko in casa contro il Como e il duplice infortunio in attacco di Gudmundsson e Colpani, che priverà la Fiorentina dei due giocatori almeno per un mese. Ma non per questo Raffaele Palladino ha intenzione di nascondersi e mettere la testa sotto la sabbia. Anzi, il tecnico viola - all’antivigilia della sfida contro il Verona - ha scelto ancora una volta di prendersi tutte le responsabilità: «È bene che io venga messo in discussione, le responsabilità sono solo mie se le cose vanno male. Quando la squadra non gira, è giusto criticare l’allenatore: vuol dire che devo fare di più. E così lasciamo tranquilli i ragazzi, che devono dare il massimo».

Uno stratagemma, quello usato dal tecnico della Fiorentina, di «mourinhana» memoria ma che senza dubbio denota la volontà, da parte dell’allenatore, di far quadrato e di lasciare tranquillo il gruppo in vista di una trasferta che si annuncia decisiva: «Quello che però non sopporto è che vengano messe in giro una serie di falsità. Ovvero che io e il mio direttore (Pradè, ndr) non saremmo in sintonia e avremmo discusso. Falso!», ha ribadito Palladino.

«Smentisco nettamente tensioni con lui. Tra di noi c’è un gran rapporto, di stima e di dialogo. Queste voci a me danno fastidio. Puoi chi vuole scriverle faccia pure, io da parte mia dico quello che penso».

Meglio dunque pensare al Verona (peggior difesa del campionato e a secco di reti al Bentegodi da 451’) e a una partita che per la Fiorentina, al netto delle assenze, potrebbe significare un punto di svolta: «L’Hellas è una buona squadra, ultimamente sta facendo buoni risultati alternando buone prove a cali di prestazione. Ma resta una formazione temibile, che gioca in uno stadio molto caldo. Dovremo essere bravi a non sottovalutarla».

Per la gara di domenica out sicuramente Adli, Colpani e Gudmundsson («Albert ha avuto davvero una stagione travagliata», l’ammissione del tecnico sull'islandese) mentre è certo il ritorno di Kean dal 1’ in coppia - probabilmente - con Zaniolo. Infine un commento anche sul Panathinaikos, prossimo avversario dei viola in Conference League: «So bene che per questo club e per i nostri tifosi Atene è una ferita aperta: tornare in quella terra ci consente di avere la nostra rivincita. Affronteremo una squadra storica, che è terza in classifica a -5 dal primo posto e ha calciatori che hanno giocato in Italia», il pensiero del mister, che poi ha rimandato indietro le accuse che la Conference sia una coppa di secondo piano: «Per me è assurdo dire che non è una Coppa all’altezza: sono venuto qui anche per giocare in Europa e ora che siamo agli ottavi vogliamo provare a vincerla».  

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