
L'esultanza polemica di Giovanni Simeone (Germogli)
Firenze, 16 dicembre 2018 - Un colpo di testa vincente al 14' della ripresa di Fiorentina-Empoli lancia i viola verso la vittoria e segna la seconda rete in due gare di Giovanni Simeone dopo un lungo periodo di astinenza. Un'occasione da festeggiare con gioia, ma nella sua esultanza Simeone scarica la rabbia per i mesi passati alla spasmodica ricerca di un gol che non arrivava. Simeone si porta il dito indice sulla bocca e rivolto verso la "Curva Fiesole" sembra decisamente zittire i tifosi. I compagni lo sommergono di abbracci, poi nel dopo partita l'allenatore Stefano Pioli lo bacchetta ("preferisco altre esultanze"), poi lo stesso centravanti argentino si scusa.
"Dopo la partita ho chiesto di venire a parlare per spiegare _ dice ai microfoni di Sky Sport_ Ho passato delle settimane brutte, anche dal punto di vista personale, ho subito un furto. Quando ho fatto gol volevo solo urlarlo, ma poi mi è uscita quell’esultanza. Sono venuto qui per chiedere scusa, non sono così, lotto e vado avanti e se cado mi rialzo per dare di più. Era due mesi che non segnavo e non vincevamo. Questo ci fa deprimere e la gente inizia a fischiare se sbagliamo un passaggio, ed è normale. La gente che è intorno a noi vuole vincere ma noi siamo giovani. L’anno scorso era successo lo stesso, a gennaio abbiamo passato un periodo difficile, ma è normale avere degli alti e bassi. L’importante è che siamo tornati a vincere. Quando non vanno bene le cose uno inizia a pensare in negativo e devi stare accanto alle persone che più ami, sono quelle che ti danno la spinta per andare avanti. Abbiamo iniziato male, come la settimana scorsa ma nei momenti difficili possiamo tornare a fare quello che stavamo facendo lo scorso anno”.