Sport Movies & Tv, menzione d’onore per il documentario della Nazione su Brizi

Il verdetto della giuria internazionale premia “Lo chiamavano Brizenbauer”, il docufilm su uno dei grandi protagonisti della storia della Fiorentina

Il giornalista premiato Roberto Davide Papini

Il giornalista premiato Roberto Davide Papini

Milano, 8 novembre 2024 – Un percorso tra Macerata e Firenze, inseguendo i sogni (viola) di un bambino fino alla loro realizzazione da protagonista del secondo scudetto della Fiorentina. Per “Lo chiamavano Brizenbauer”, il docufilm realizzato per La Nazione da Roberto Davide Papini, è arrivato un prestigioso riconoscimento, la menzione d’onore, a “Sport Movies & Tv“, finale di 20 Festival (nei 5 Continenti) del “World Ficts Challenge“, campionato mondiale della televisione, del cinema, della cultura e della comunicazione sportiva, ideato e diretto da Franco Ascani.

Le riprese del documentario sono di Michele Coppini, Massimo Nencioni e Lorenzo Console, con montaggio dello stesso Coppini.

Si tratta della vicenda umana e sportiva di Giuseppe Brizi (detto Pino) tra Macerata e Firenze. Brizi è uno dei grandi artefici del secondo scudetto gigliato nel 1968-69. In più, con le sue 389 partite in maglia viola è uno dei fedelissimi della maglia viola, secondo solo a Giancarlo Antognoni. A fare da guida è il figlio di Brizi, Gianluca. Ci sono interventi di ex giocatori della Maceratese (Alberto Prenna e Giovanni Pagliari) e della Fiorentina come Claudio Merlo, Luciano Chiarugi, Moreno Roggi e lo stesso Antognoni. 

Per "La Nazione" si tratta della sesta partecipazione al festival "Sport Movies & Tv", sempre con documentari realizzati da Roberto Davide Papini e con altrettanti premi vinti. Nel 2017 con la vittoria della Ghirlanda d’Onore per il documentario «Fiorentina 1955/1956. Campioni per sempre»; nel 2018 con la Menzione d’Onore per «Quando Bartali fece un ’48» e nel 2019 con il premio "Gentleman Fair Play" con «Romeo Menti: l'ala granata con il giglio nel cuore», nel 2021 un’altra Ghirlanda d’onore per «Armando Picchi. Un uomo libero» e nel 2023 il Venicepromex Award con «A un centimetro dal sogno» su Arturo Maffei.