Firenze, 14 maggio 2023 – Nove cambi rispetto a giovedì, Jovic e Terzic esclusi dopo gli scivoloni social, una vittoria non scontata contro l’Udinese nello sprintone per l’ottavo posto: tutto questo a pochi giorni dal ritorno con il Basilea, che la Fiorentina affronterà con la ricarica di orgoglio fatta sotto la Fiesole.
Italiano si è tolto sassolino contro gli scontenti (‘E’ difficile tenere tutti dentro il gregge’) e con soddisfazione ha respirato l’aria elettrica che ha riavvolto la squadra, caricata a molla dai tifosi della curva.
Detto questo, giovedì in Svizzera sarà durissima e Italiano lo sa bene, a Firenze il Basilea ha giocato la partita che voleva sfruttando una delle debolezze più note dei viola dopo primi tempi giocati quasi in apnea, con grandissima energia prima di un calo fisico e mentale.
E siccome a Basilea tutto dovrà essere preparato con molta attenzione, anche tattica e psicologica, il contributo dei giocatori di maggior talento dovrà essere valorizzato, tutelato, o per meglio dire preservato.
In che modo? Magari dosandoli, estraendoli per una volta dalla micidiale fabbrica di intensità che porta la Fiorentina a dominare in certe fasi le partite, ma anche a perdere lucidità al momento dell’ultima scelta. Bonaventura è stato il simbolo della qualità che può fare la differenza: entrato negli ultimi 15 minuti al posto di Barak, ha segnato un gol di altissima classe con un’azione che probabilmente non avrebbe avuto il modo (e la forza) di pensare dopo cinquanta corse fatte per esercitare il pressing.
Non è successo lo stesso a Gonzalez, che spesso ha il difetto di cercare il fallo quando invece potrebbe trarre vantaggio dalle situazioni che si procura. Dettagli risolvibili in poco tempo? Pochissimo, giovedì c’è il ritorno in Svizzera con la finale di Praga sullo sfondo e alla fine della partita Italiano vorrebbe togliersi una soddisfazione (e non altri sassolini).
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