
Folorunsho torna titolare dopo aver saltato l’Inter per... regolamento
Il dubbio è lecito. Replicare il piano partita di giovedì o cambiare canovaccio a livello tattico? Raffaele Palladino ci sta pensando da un paio di giorni. La seconda sfida ai nerazzurri arriva a stretto giro di posta e ci sarà da fare i conti anche con i postumi di una sfida (il trionfo del Franchi) che di certo a livello fisico ha lasciato qualche strascico. Le buone notizie sono arrivate dall’infermeria. Gudmundsson ha ripreso ad allenarsi, Cataldi sta meglio e Colpani pare recuperato in modo definitivo. Resta il dubbio Adli, alle prese con una distorsione alla caviglia. I nuovi sono tutti a disposizione. Da Fagioli a Zaniolo, passando per Pablo Marí e Cher Ndour, rimasti fuori dalla lista Uefa e dunque ancora più vogliosi di giocare in campionato. Al meglio anche Folorunsho, che ha beneficiato del turno di riposo per cause di forza maggiore.
L’impressione è che Palladino possa seguire il solco della continuità. Non è campata per aria la possibilità che a San Siro la Fiorentina si schieri ancora una volta con il 4-4-1-1. Intasare le corsie laterali ha funzionato, l’Inter ha trovato pochissimi spazi per far male alla difesa viola. Cambieranno alcuni interpreti, questo è sicuro. Comuzzo è squalificato, il terzino destro tornerà a farlo Dodo, con Pongracic, Ranieri e Gosens a completare la linea davanti a De Gea.
A centrocampo ecco le novità. Folorunsho a destra somiglia a una certezza, qualche dubbio in più c’è per la corsia opposta. L’idea Beltran stuzzica, la prova di Parisi giovedì sera è però piaciuta molto. Fondamentalmente è un ballottaggio destinato a durare. In mezzo si va verso il debutto di Fagioli, al suo fianco dovrebbe esserci Mandragora. A gara in corso Cataldi aumenterà il suo minutaggio. In attacco pochi dubbi. Gudmundsson ha recuperato dalla tonsillite dei giorni scorsi. A supporto di Kean ci sarà lui. Dalla panchina Nicolò Zaniolo. Un altro che sta bene e scalpita per giocare. Adesso la gestione è tutta di Palladino. Bravo a fare di necessità virtù nel recupero di giovedì e adesso chiamato a sfruttare tutte le potenzialità della sua rosa.
Alessandro Latini
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