di Franco Morabito
Quando la pesca diventa un sogno e un hobby si trasforma in professione. Il protagonista è Jacopo Gallelli, nato a Chiusi ("perché là abitava mia nonna") 39 anni fa ma fiorentino da sempre, che ha stabilito un primato che lo rende orgoglioso: quello di essere il primo pescatore italiano (ed europeo) ad aver ottenuto una doppia qualificazione per l’MLF Tackle Warehouse Pro Circuit 2021, l’espressione massima del bass fishing, la pesca al black bass (il persico trota) da natante con l’uso esclusivo di esche artificiali, sia rigide che in gomma. Il primo dei 7 eventi si svolgerà dall’11 al 14 febbraio sul lago Okeechobee a Clewiston (Florida) ed è di grande prestigio; vi prendono parte tutti i migliori al mondo, è seguito da migliaia di spettatori ed è dotato di un montepremi per centinaia di migliaia di dollari.
Gallelli, come e quando è nata questa sua passione?
"Avevo 4 anni e accompagnavo spesso i miei fratelli, Clelio e Duccio, a pescare sul lago di Chiusi. Un giorno, per farmi divertire, mi legarono un pezzetto di filo al dito, buttai l’amo e - non so ancora come - catturai un persico sole. Così dissi che da grande avrei voluto fare il pescatore".
Promessa mantenuta, ma per arrivare a questi livelli non sarà stato facile come quella prima volta.
"Certo, ho dovuto fare una lunga gavetta iniziando a Firenze nella società ’Lampi sull’acqua’; appena quattordicenne, un ragazzino fra tanti compagni molto più anziani di me che mi prendevano scherzosamente in giro. Era un gioco ma la presi come una sfida; la volontà e l’impegno mi hanno premiato".
Quali le soddisfazioni in carriera che ricorda di più?
"Il titolo italiano vinto nel 2007 migliorando il secondo posto di quattro anni prima, e la partecipazione al Bass Nation Championship del 2008 negli Usa come rappresentante dell’Italia piazzandomi al 16° posto su 56 partecipanti di Stati Uniti, Giappone e Sudafrica".
Da allora a oggi, una crescita continua. E una decisa svolta alla sua vita.
"Nel 2017 e 2018, dopo aver vinto i due campionati più importanti in Italia e ormai consapevole della mia forza, decisi di dedicarmi alla pesca a tempo pieno e di farlo da professionista. Mi alleno per molti mesi all’anno negli Usa, vivo in Alabama e viaggio in continuazione per tutta l’America con un grosso pick-up e la barca con la quale, grazie anche all’aiuto degli sponsor, partecipo alle gare più importanti".
Come e quanto si allena?
"Per il bass fishing occorre una preparazione non solo tecnica ma anche fisica e mentale per mantenere l’attenzione e la concentrazione ad alto livello. Mediamente 5-6 giorni alla settimana, ogni volta in un posto diverso e dalle 8 alle 10 ore in acqua".
Che problemi ha avuto con la sua attività in tempi di Covid?
"Gli ultimi tempi sono stati i più difficili, bloccato da mesi in Italia senza la possibilità di continuare la stagione e con le restrizioni sui viaggi. Anche ora, qua negli Usa, la situazione è critica ma lo sport è ripreso e possiamo muoverci".
Quale sarà il suo prossimo impegno?
"Sto partendo per il Kentucky dove dal 3 al 5 dicembre parteciperò sul lago Cumberland a un FLW Toyota Series Championship con tutti i più forti".