Sesto Fiorentino, 30 ottobre 2020 - Nulla di ufficiale, la data di presentazione del Giro d’Italia 2021 è stata appena comunicata da Rcs e ci sarà a gennaio ma come sempre filtrano le prime indiscrezioni sulle tappe della corsa rosa.
Voci ma anche qualche certezza come la partenza che sarà ancora riservata alla Sicilia e che il Giro che ha risalito la Penisola sulla dorsale adriatica, il prossimo anno lo farà dalla parte del Mar Tirreno arrivando in Toscana. Altra certezza una cronometro individuale in Umbria con partenza da Foligno ed arrivo a Perugia. Tornando alla Toscana, sulla costa un possibile arrivo, poi si parla di un arrivo o quanto meno di un passaggio a Firenze, per i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri e della partenza di una tappa da Sesto Fiorentino in omaggio ai 100 anni dalla nascita di Alfredo Martini.
Altre voci parlano della cronoscalata Sesto-Monte Morello, altre ancora di una tappa con diversi chilometri di strade bianche nella zona senese. Fermiamoci qui per parlare di certezze. Che l’arrivo del Giro d’Italia abbia interessato (i primi contatti oltre un anno fa) alcune amministrazioni comunali (Prato, Carmignano, Poggio a Caiano, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino) è indubbio proprio per celebrare i 100 anni dalla nascita del compianto indimenticabile Alfredo Martini. Contatti ed incontri, ma nel frattempo all’inizio del 2020 è arrivata l’emergenza sanitaria a sconvolgere i piani e tutto è cambiato per i comuni interessati. Gli esponenti del Comitato Organizzatore di Sesto Fiorentino e la stessa amministrazione comunale ha avuto un incontro con la RCS che organizza il Giro, ma al momento non ci risulta che ci siano state risposte attese dai promotori sestesi.
Il mese di novembre sarà quello decisivo per stringere i tempi da parte di coloro che sono intenzionati ad avere un arrivo oppure una partenza del prossimo Giro d’Italia, in quanto come detto la presentazione ufficiale sarà nel prossimo mese di gennaio. La corsa rosa del prossimo anno sarà in Toscana, su questo nessuno nutre dubbi, anche se il Covid-19 ha complicato le cose e le rende ancora difficili.