ALESSANDRO LATINI
Sport

Gli enigmi di Palladino. Tattica, uomini, posizioni. Squadra senza equilibrio. E un mercato quasi inutile

Giocatori nuovi ma modulo vecchio, tanti fuori ruolo. Quelle scelte discutibili .

GERMOGLI PH: 29 MAGGIO 2024 BAGNO A RIPOLI AL VIOLA PARK SONO STATO MESSI DEI MAXI SCHERMI PER SEGUIRE LA FINALE DI CONFERENCE LEAGUE DOVE LA FIORENTINA GIOCHERA' CONTRO L'OLYMPIAKOS NELLA FOTO

GERMOGLI PH: 29 MAGGIO 2024 BAGNO A RIPOLI AL VIOLA PARK SONO STATO MESSI DEI MAXI SCHERMI PER SEGUIRE LA FINALE DI CONFERENCE LEAGUE DOVE LA FIORENTINA GIOCHERA' CONTRO L'OLYMPIAKOS NELLA FOTO

Domande che rimangono in testa. Considerazioni tattiche che il giorno dopo la debacle di Verona sono rimaste senza risposta. La Fiorentina continua a faticare contro le medio piccole. La proposta di gioco non c’è, spesso è confusa e raramente ficcante. Un problema di non poco conto. Lo sollevò Pongracic dopo il Como, al ‘Bentegodi’ i limiti sono stati gli stessi pur con un Kean in più per un’ora. Non è bastato il colpo di testa in avvio. Troppo poco per superare Montipò. Troppo poco in generale. La Fiorentina ha perso equilibrio, ormai da settimane. L’intuizione di Palladino con Bove a far da elastico tra centrocampo e trequarti si è dissolta il 1° dicembre. Folorunsho si applica, è utilissimo alla causa, ma quell’idea di cui sopra è difficilmente replicabile. E infatti fin qui non si è trovato il modo di ri-attuarla.

Ci sono enigmi difficili da risolvere. Il 4-2-3-1 riproposto a Verona non sembra supportato dalle caratteristiche dei calciatori arrivati a gennaio. Dovendo giocare così - paradosso - aveva più senso tenersi in rosa Sottil e Ikoné, o almeno uno dei due. Un azzardo che non ha pagato tenere così aperti Folorunsho e Zaniolo, due che non hanno la gamba e lo strappo per giocare in quella posizione. L’impressione è che questa resti una fase di passaggio, ma il campionato corre e non aspetta. Qualcuna balbetta, altre no, i punti regalati alle piccole sono comunque un’enormità per pensare di lottare per un traguardo europeo prestigioso.

L’idea del 4-3-2-1 andrà messa sul campo in fretta, anche se gli infortuni sono un dato di fatto ma non un alibi. Quello di Adli si è sentito in modo particolare. Cataldi è crollato fisicamente, anche per questo Fagioli in panchina dal 1’ ha sorpreso. E venerdì con il Lecce realisticamente non ci sarà Kean. La scelta di non prendere un altro attaccante è l’ennesimo enigma che non trova risposta.

Alessandro Latini

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