Kean sì, Cataldi no. È questo il responso arrivato dalla rifinitura di ieri mattina, che ha permesso a Raffaele Palladino di recuperare il centravanti ma non il play in vista della sfida di oggi pomeriggio a Torino. L’ex Juventus ha del tutto smaltito i problemi alla caviglia che erano tornati a farsi sentire dopo la doppietta alla Roma (al punto tale che era stato costretto a saltare la sfida di Genova) mentre il mediano, nonostante abbia ripreso a lavorare in gruppo da un paio di giorni in seguito ad alcune noie muscolari, non è staro ritenuto pronto per il ritorno all’attività agonistica dallo staff medico, le cui valutazioni hanno suggerito ancora un turno di riposo.
Scontato dunque che oggi la punta torni al suo posto al centro dell’attacco mentre a centrocampo il tecnico sarà costretto ancora una volta a cambiare interpreti: Adli infatti, dopo la mezz’ora scarsa disputata a Marassi, è pronto a scendere in campo dal 1’ mentre al suo fianco sono tre le ipotesi al vaglio (il ritorno da titolare di Mandragora, apparso in discreta forma giovedì, la conferma di Richardson o quella di Bove).
Andando con ordine, davanti all’intoccabile De Gea, la Fiorentina dovrebbe ritrovare la classica difesa degli intoccabili con Comuzzo al fianco di Ranieri al centro più Dodo e Gosens sulle fasce mentre - detto della mediana - sulla tre-quarti viaggiano verso una nuova maglia dall’inizio Colpani, Beltran e Bove (se l’ex Roma dovesse essere dirottato in mezzo al campo, è pronto Sottil).
Ancora una chiamata per i baby Baroncelli e Rubino, con il figlio d’arte che dopo l’esordio nel turno infrasettimanale ("Sono felice per il debutto con la mia squadra del cuore: un grazie al mister e alla società" ha raccontato ai canali del club) sogna di dare di nuovo il suo contributo alla causa viola.
Andrea Giannattasio
Continua a leggere tutte le notizie di sport su